Lo “Stato di Emergenza” entra nel vivo della sua seconda fase. Gli incontri oramai hanno cadenza settimanale e la Regione Basilicata con la presenza costante del dirigente generale del dipartimento infrastrutture e mobilità di Caivano e con l’assessore Regionale Merra che segue personalmente i vari tavoli tecnici, sta dando un bel segnale e soprattutto una spinta vigorosa nel delicato e complesso passaggio tra il primo e il secondo step del percorso segnato dal Capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli. Al tavolo tecnico partecipano costantemente oltre al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Tafaro il docente dell’Unibas Sdao, il rettore dell’Università di Bari, Simeone, Casagli dell’Università di Firenze, Lapenna e Perrone del CNR di Basilicata, Artuso dell’Acquedotto Lucano e altre figure tecniche impegnate negli studi e nei sondaggi sul fronte frana.
La discussione verte su punti come la rimozione macerie, che da una prima stima si delinea in una quantità di materiale da caratterizzare che si aggira all’incirca sui 35 mila metri cubi. Ma oltre all’enorme quantità di macerie si valutano le difficoltà nel rimuovere le stesse in tutta sicurezza. Altro argomento di valutazione è la definizione e la quantificazione del danno agli immobili privati distrutti o da delocalizzare dell’intera zona interessata. In questa seconda fase rientra anche il riconoscimento di tutti i danni alle attività commerciali e alle seconde abitazioni, depositi e altre pertinenze presenti nella zona rossa. Altro punto importante in questo secondo step è il ristabilire definitivamente la viabilità necessaria per garantire una “vivibilità” della zona storica a monte di corso Vittorio Emanuele, dove saranno eliminate le oggettive difficoltà esistenti stabilendo un percorso in tutta sicurezza dove verrà rifatto sia il basolato che le condotte di acqua e fogna. Le strade interessate dagli interventi sono: via Rione Chiesa vecchia, via Giannone, via Steccato, via Crispi, via Dante, via Tellini, via Cavour, via Marconi oltre alle strade di Rione Fontanelle. Invece per quanto concerne il progetto definitivo si stanno valutando diverse opzioni dove si terrà conto prima di tutto della regimazione delle acque fino a valle del fosso con delle infrastrutture intese a stabilizzare anche in modo naturale il versante interessato dalla frana. Mentre per quanto concerne la chiusura della prima fase, nei prossimi giorni sarà riconosciuto l’autonoma sistemazione a tutte le famiglie sgomberate per i mesi mancanti.
Set 15