Con il documento, proposto da Cifarelli e Pittella del Pd e sottoscritto da tutti i consiglieri, si richiede che venga stanziata una somma per il triennio 2021/22/23 a favore del Comune al fine di elargire un contributo ai cittadini interessati
Approvato all’unanimità dall’Assemblea consiliare l’ordine del giorno presentato dai consiglieri del Pd, Cifarelli e Pittella, e sottoscritto da tutti i consiglieri regionali, collegato alla Legge di stabilità, sulla recente frana che ha interessato parte del centro storico della città di Pomarico.
Con il documento si impegnano il Presidente e la Giunta regionale ad “adoperarsi affinché venga stanziata una somma adeguata per il triennio 2021/22/23 a favore del Comune di Pomarico al fine di elargire un contributo ai cittadini interessati quale parziale ristoro per l’autonoma sistemazione”.
Nell’ordine del giorno viene ricordato che diverse famiglie ed esercenti di attività commerciali hanno ricevuto ordinanza di sgombero, situazione che ha determinato oggettivo e comprensibile disagio.
Ristoro ai cittadini sgomberati causa frana. Sindaco di Pomarico esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale.
Esprimo a nome della Comunità che rappresento un sentimento di grande soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale dell’ordine del giorno presentato dai consiglieri Cifarelli e Pittella che impegna il Presidente e la Giunta regionale ad adoperarsi affinché venga stanziata una somma adeguata per il triennio 2021/22/23, a favore del Comune di Pomarico, al fine di elargire un contributo, ai cittadini interessati dalla frana, quale parziale ristoro per l’autonoma sistemazione.
Un impegno significativo nei confronti di numerose famiglie ed attività economiche locali che, a seguito di necessaria ordinanza di sgombero, vivono situazioni di oggettivo e comprensibile disagio, di cui desidero ringraziare i Consiglieri del PD Roberto Cifarelli e Marcello Pittella, promotori dell’iniziativa, il Presidente Vito Bardi per la disponibilità dimostrata e tutto il Consiglio regionale per l’unanimità del voto.