Franco Vespe, astronomo e politologo materano, ha inviato una nota ruolo del Centro di Geodesia Spaziale di Matera per lo sviluppo della Basilicata a seguito della visita del Ministro Urso. Di seguito la nota integrale.
Il 20 Gennaio scorso abbiamo ricevuto la visita del Ministro Urso presso il Centro di Geodesia Spaziale di Matera dell’Agenzia Spaziale Italiana (da ora in poi ASI/CGS). L’ASI/CGS è stato fondato più di 40 anni fa. Fu voluto dai Prof. Luciano Guerriero e Michele Cascino. L’idea di fondare l’ASI/CGS (allora era CNR) fu suggerita dal Prof Bepi Colombo. Si trattò di smontare una stazione di telemetria laser sita in Brasile (da ora in poi SLR) e di rimontarla poi a Matera. Attività curata egregiamente dalla Telespazio. Ancora adesso essa gestisce tutte le attività operative attraverso e-Geos, una sua partecipata in coabitazione con la stessa ASI.L’operazione trovò un humus politico favorevole e prontonel comune di Matera guidato dal sindaco Franco Di Caro, poi avvicendato da Saverio Acito che ha sempre curato, fino a quando ha potuto, la realizzazione delle infrastrutture edilizie per conto del genio civile. Fu tanta la lungimiranza e l’ansia che Cascino, allora vice presidente della Regione Basilicata, mi confessò di averne avviato la realizzazione usando metodi spicci e procedure al limite del corsaro pur di averlo a Matera. La concorrenza era agguerrita. Siti alternativi furono offerti dalla Puglia e dalla Sicilia. La stazione SLR inseguiva il satellite LAGEOS e serviva per definire gli spostamenti della crosta terrestre nell’area del Mediterraneo. Poco prima che fossi assunto all’ASI/CGS feci un lungo viaggio con Michele Cascino. Fu un viaggio epico per me giovane neo-laureato. Parsifal non era il “giovane”ma il nostro Michele che sognava di realizzare un centro avanzato tecnologico e scientifico di livello internazionale che potesse arrivare a 400 persone ed attraverso il quale si potesse fare trasferimento tecnologico alle imprese e produrre ricadute economiche territoriali importanti. In quel viaggio recitai invece la parte di “Sancho Panza” esercitando quel sospettoso scetticismo minimalista tipico delprovinciale impertinente. L’auto era mia, altrimenti mi avrebbe volentieri lasciato in autostrada per l’irritazione che gli procurai nel tentare di guastargli la sua visione!
Nel 1988 poi il centro si arricchì di un’antenna di 20 metri capace di “ascoltare” le quasar: oggetti lontani anche 10 miliardi di anni luce, degne eredi delle stelle fisse, con le quali stimare posizioni e velocità sul globo terrestre con precisioni sub-centimetriche. Nel 1990 dopo la Geodesia, fu la volta delle Osservazioni della Terra (OOT). Matera divenne una delle basi di terra che raccoglieva,processava, archiviava e distribuiva le immagini della Terra ricostruite con i Radar satellitari delle missioni europee ESA: ERS_1 e 2 prima, ENVISAT dopo ed oggi della costellazioneCOPERNICUS. Successivamente con la sontuosa missione nazionale radar COSMO-Sky-MED (CSM) concepita nei primi anni 90, con partecipazione militare, l’ASI/CGS sarebbe stata la naturale candidata ad ospitare il segmento di terra. Ma ci fu un primo tentativo di scippo da parte dal polo spaziale toscano che cercò di accaparrarselo. Il tentativo fu sventato dal compianto Presidente Di Nardo e da una fataleinterrogazione parlamentare di 40 deputati e senatori. Un tentativo ripetuto 10 anni dopo, questa volta ad opera del polo campano del CIRA. Il tentativo fu anche più drammatico perché l’allora presidente dell’ASI chiuse l’ASI/CGS per 20 gg. Anche questo fu un tentativo sventatograzie all’intervento dell’allora Sottosegretario lucano Viceconte. Sono episodi che richiameremo in seguito. Alla fine la possente missione spaziale partì nel 2007ed ancora oggi è operativa. Insieme a CSM e le missioni europee Sentinel di Copernicus,oggi ASI/CGS gestisce la missione nostrana iperspettrale PRISMA e si appresta a farloper la missione PLATINO. Negli ultimi anni l’ASI/CGS si è arricchita di ulteriori attività come quella della comunicazione quantistica, di laboratori di tempo e frequenza ed è attraversata dalla fibra ottica per il trasferimento del tempo che parte dall’INRIM di Torino. Merita una particolare menzione il monitoraggio fatto all’ASI/CGS dei detriti spaziali,resti rimasti in orbita di vecchi satelliti non più attivi e che rischiano di essere letali per i nuovi satelliti. Questa attività fu messa in piedi in modo artigianale, quasi per “hobby” da ingegneri “indigeni” dell’ASI e di e-GEOS ma che oggi consentono di intercettare importanti finanziamenti europei. Nel 2001 poi è entrata in funzione la nuova potentissima stazione laser MLRO in grado perfino di inseguire il moto della Luna con la precisione di pochi centimetri. A questa si aggiunge la gestione di una rete di circa 50 stazioni GNSS (GPS+GALILEO europeo)dedicata si alla Geodesia ma anche per innovative applicazioni nel campo delle OOT.
In questo contesto è avvenuta la visita del ministro Urso. Ha fatto riferimento ai finanziamenti del PNRR che saranno investiti all’ASI/CGS. Si parla di 200 mln di Euro! A distanza di 40 anni la visione del nostro Michele ha finalmente l’opportunità di avverarsi. Non è che nel passato occasioni non ce ne siano state. Centri di eccellenza come l’ASI/CGS possono avere un impatto significativo nel sistema produttivo locale se viene innescato quel circolo virtuoso fra formazione universitaria e superiore, ricerca scientifica, innovazione tecnologica e suo trasferimento alle imprese per produrre ricadute territoriali. A tal proposito ASI conta di aprire Il “Matera Living Lab. Ovvero un’area di lavoro aperta ad istituzioni, ricercatori, industrie, dedicata alla creazione di nuove soluzioni applicative basate su tecniche spaziali. Mentre i primi due anellidevono poter essere curate da Università ed Agenzie governative (nel nostro caso l’ASI), l’ultimo passaggio, ovvero quello del trasferimento tecnologico per creare un humus imprenditoriale sul territorio, avrebbe dovuto essere un preoccupazione strategico-programmatoria soprattutto del governo regionale. Purtroppo, a parte il primo decennio di idillio,le minacce di chiusura del 1996 e del 2006 stanno a testimoniare come in questi ultimi 25 anni la Basilicata abbia prestato poca attenzione, se non proprio indifferenza a questa realtà. Nonostante tutto, grazie a sensibilità presenti nell’ASI/CGS, comunque qualcosa è stata creata anche nella nostra Regione. Al contrario la Puglia, ha saputo costruire proficue strategie e sintonie fra il suo territorio, le sue università e la stessa ASI/CGS,capaci di creare delle realtà imprenditoriali importanti.Ad oggi il suo polo aerospaziale cuba almeno 4000 occupati con realtà industriali come la SITAEL, LEONARDO e un ricchissimo humus di PMI.
Ad oggi l’ASI/CGS è una delle poche realtà in regione capace di importare “cervelli”. Ancor di più potrà farlo grazie al PNRR e, soprattutto, al grande sviluppo che la Space economy (SE) sta avendo nel mondo. La nostra regione è attrezzatissima per cogliere questa opportunità. Da qui a pochi anni la SE arriverà a fatturare 300 miliardi di Euro nel mondo. Qui in Regione Università, polo CNR di Tito, ASI/CGS e le realtà imprenditorialicomunque formatesi nel settore in tutti questi anni, prima fra tutte Telespazio/e-GEOS e Geocart, siamonel mondo”imbattibili” nel combinare OOT e GNSS che sono due fra le più importanti colonne portanti della SE. Occorre peròche si abbandoni una volta per tutte quel peloso assistenzialismo clientelare e la royalties-dipendenza.E’ necessario avere una amministrazione regionale che si riscopra invece sagace soggetto strategico e programmatorio. Solo rendendo la nostra regione affascinante si potrà invertire il nefasto spopolamento dei nostri territori. Credo che le proposte politiche che circolano in vista delle prossime elezioni siano davvero drammaticamente arretrate ed “ignoranti”rispetto a questo fronte d’avanguardia che invece oggi è già pronto aprestare una nuova più propulsiva classe dirigente per la nostra regione.Ma che lo dico a fare!
Matera 26 Gennaio 2024 Francesco Vespe
Bravo Franco, bellissimo articolo. Spero che il Presidente dell’ASI ti chiami per congratularsi con te.