Il capogruppo consiliare di “In Movimento per Pomarico” Gianluca Grieco in una nota racconta l’amara realtà di un centro storico “quasi spettrale”, quello appunto di Pomarico e lancia un allarme: “Se non si interviene con prontezza potrebbe diventare “la cronaca di una morte annunciata”, come già avvenuto nella vicina Craco”. Di seguito la nota integrale.
Frane, crolli, smottamenti e fiumi di acqua regnano indisturbati nel centro antico dell’abitato le cui prime mura risalgono all’incirca all’anno 1000 d.c. .
L’altra notte un ulteriore evento triste è accaduto nel bellissimo borgo storico della cittadina pomaricana, ovvero, il crollo parziale di un antico palazzo denominato “palazzo Castellano” ubicato alla fine della famosa via “corso Vittorio Emanuele” (crollata).
Il centro storico è totalmente abbandonato e lontano dall’agenda politica dell’attuale Sindaco Mancini e della sua maggioranza, che, salvo gestire i fondi per la messa in sicurezza dell’area oggetto del tragico evento franoso (avvenuto il 29 gennaio 2019), non ha alcuna visione politica per la salvaguardia ed il rilancio dell’intera zona patrimonio storico, artistico e culturale di Pomarico. A tal proposito, tra l’altro, ricordiamo, che altre famiglie hanno perso la propria abitazione (via P. Micca e dintorni) a causa di sgrottamenti e che l’immobilismo politico di questa amministrazione, purtroppo, ha creato cittadini di serie “B”, rispetto a quelli ricadenti nel cratere frana (che hanno ricevuto gli aiuti dallo Stato), rimasti abbandonati al loro destino senza alcun tipo di sovvenzionamento e che nulla è stato posto in essere per programmare un eventuale rientro nelle proprie abitazioni. Il “primo cittadino” si affidò al fallimentare progetto (basato sulla svendita dei beni immobili) denominato “le terre di Aristeo”, per “salvare” il centro storico, senza considerare che tutta l’area avesse bisogno di eliminare il problema alla base, ovvero, la causa principale degli smottamenti che si registrano ormai ovunque. Su questo necessita con urgenza, un tavolo permanente con Regione Basilicata ed Acquedotto Lucano.
Di concerto con le Istituzioni competenti, è necessario, inoltre, candidare un progetto di rilancio dell’intera area, coinvolgendo sia i privati e gli stessi proprietari offrendo loro sgravi fiscali e/o aiuti di altra natura, al fine di stimolare la rivalutazione delle tante abitazioni attualmente abbandonate. Codesta situazione è condita dall’atavico ritardo e con la non più giustificabile approvazione del Regolamento Urbanistico giacente nei tiretti di questa Amministrazione da sette lunghi anni. E’ inconcepibile, che il Sindaco, si svegli solo in occasione di eventi come quest’ultimo per poi, il giorno dopo, far ritornare il problema nel dimenticatoio. Esorto ed invito, pertanto, questa “maggioranza” ad utilizzare la conferenza dei capi gruppo consiliari, al fine di porre in essere ogni utile iniziativa per portare il problema del centro storico sulla vetta dell’agenda politica pomaricana.
Mar 26