Sono sei le consigliere regionali di parità della Basilicata che hanno dato il via nel pomeriggio alla loro “protesta silenziosa” con una staffetta che continuerà per tutte le prossime riunioni del consiglio regionale, finché “non sarà aperto un dibattito istituzionale con il consiglio per parlare di rispetto, linguaggio e rappresentanza di genere”.
La mobilitazione è iniziata dopo che nella seduta consiliare dello scorso 2 maggio, il consigliere di Fratelli d’Italia, Rocco Leone, aveva pronunciato una frase sessista diretta all’assessore regionale alle infrastrutture, Donatella Merra (Lega).
Frase sessista in Consiglio, incontro tra Crpo e consiglieri
Una seduta del Consiglio regionale durante la quale confrontarsi su temi importanti. La proposta condivisa scaturita alla fine dell’incontro di alcune componenti della Crpo con il presidente Cicala e diversi rappresentanti dell’Assemblea consiliare.
Una seduta del Consiglio regionale durante la quale confrontarsi su temi importanti e delicati, quali ilrispetto del principio delle pari opportunità tra uomo e donna, le varie forme di violenza, l’uso di un linguaggio non discriminatorio, la conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa, un’equa rappresentanza femminile nei luoghi istituzionali e in tutti i luoghi decisionali dei vari ambiti della società e, più in generale, temi che possano contribuire al cambiamento culturale e sociale in ogni ambito, a partire da quello istituzionale. E’ la proposta condivisa scaturita alla fine dell’incontro di alcune componenti della Commissione Regionale Pari Opportunità della Basilicata con diversi rappresentanti del Consiglio regionale della Basilicata (Cicala, Cifarelli, Polese, Aliandro, Braia, Carlucci, Perrino, Leggieri, Sileo, Bellettieri, Quarto, Vizziello). Incontro sollecitatodalla presidentedella CrpoPerretti dopo la frase sessista pronunciata lo scorso 2 maggio, durante la seduta consiliare per il rinnovo dell’Ufficio di presidenza, al momento della votazione.
Il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala dopo aver nuovamente stigmatizzato quanto successo, ha ripercorso i momenti che si sono succeduti subito dopo l’accaduto (una riunione dell’ufficio di Presidenza al fine di valutare le possibili azioni da intraprendere, la richiesta di un parere all’ufficio Legislativo del Consiglio per valutare l’applicabilità dell’articolo 59 del Regolamento) ed ha ribadito la piena disponibilità nel programmare iniziative affinché l’attenzione su questi temi sia sempre alta, esprimendo l’auspicio che simili episodi non abbiano più a ripetersi e che da momenti di difficoltà possano scaturire momenti di crescita.
Anche negli interventi dei consiglieri Sileo (Gm), Carlucci (M5s), Cifarelli (Pd), Braia (Iv) e Quarto (FdI) parole per stigmatizzare quanto successo,la piena disponibilità a mettere in atto iniziative per una concreta ed equa parità, con momenti di crescita che vedano insieme uomini e donne in un confronto costruttivo, l’esigenza di una risposta da dare nel più breve tempo possibile, la volontà di raccogliere le firme per convocare una seduta straordinaria dell’Assemblea nel caso in cui la conferenza dei capigruppo non decida in tal senso entro 30 giorni dall’accaduto.
Da parte delle rappresentanti della Crpo intervenute (Cristiana Coviello, Anita Sassano, Emanuela D’Andrea e Mimma Grillo) la netta condanna per quanto accaduto in un contesto istituzionale, in un momento aulico, quale quello della votazione del Presidente del Consiglio regionale, vicenda che offende l’intera comunità lucana e che certo non è di esempio per le giovani generazioni. Tutte concordi nel sottolineare l’esigenza di portare un contributo con proposte concrete, con momenti di formazione e informazione nell’ottica di affrontare un dialogo aperto proprio nel luogo dove si è verificato il caso. All’incontro erano presenti anche le commissarie Veronica Casalnuovo e Angela Lavalle.
Nel redigere il comunicato si è utilizzata una forma in linea con la regolamentazione sull’attività giornalistica che gli uffici stampa del Consiglio e della Giunta regionale si sono dati nel periodo della campagna elettorale per i cinque referendum sulla giustizia e per le elezioni amministrative che si svolgeranno il 12 giugno prossimo, evitando di citare il protagonista della frase sessista, candidato alle prossime elezioni Amministrative a Policoro.