Pasquale Di Lorenzo, segretario provinciale Fratelli d’Italia, in un comunicato dichiara che “la nota apparsa sugli organi di stampa di Pio Belmonte rappresenta la legittima posizione di un singolo dirigente potentino di Fratelli d’Italia che non condividiamo né nei i toni né nelle finalità. Non ci risulta che la segreteria regionale, men che mai la segreteria nazionale, abbia mai messo in discussione l’alleanza con Lega e Forza Italia. Il tavolo romano tra Salvini, Tajani e la Meloni saprà certamente individuare il candidato migliore che sappia interpretare una proposta di governo regionale di qualità, competente ed aperto alla società civile della Basilicata. In questo momento strategico per il cambiamento del governo regionale tutti siamo chiamati ad un maggior senso di responsabilità senza cadute di stile verso i nostri alleati.
Di seguito la nota già pubblicata di Pio Belmonte, Dirigente nazionale Fratelli d’Italia.
Belmonte (Fratelli d’Italia): “Moles deve rendere pubblica la sua idea sulle mosse da fare per portare il centrodestra al governo della regione Basilicata”
Pio Belmonte, Dirigente nazionale Fratelli d’Italia: “Il tempo sta per scadere. Chiediamo al coordinatore di FI Giuseppe Moles di rendere pubblica la sua idea sulle mosse da fare per portare il centrodestra al governo della regione”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Tutti concordano sul fatto che le prossime elezioni regionali siano storiche. Infatti, comunque vada, il centrosinistra regionale, dimostratosi per decenni poco più che un comitato d’affari per l’occupazione del potere, ne uscirà tramortito e ridimensionato. Questa, la sconfitta delle “sinistre”, che hanno governato finora, è la precondizione per un cambiamento radicale, di cui la Lucania ha disperatamente bisogno. Tuttavia, se questo scenario è inevitabile (ed è effetto, del resto, di una tendenza mondiale), meno scontata è la questione conseguente, cioè: come riempire quel vuoto di potere? I chiamati a questo appuntamento sono solo due (salvo colpi di scena): il Centrodestra e il M5S. Mentre però il M5S ha già un candidato e un programma, il Centrodestra è fermo – penosamente – al palo.
Ebbene, è nostra convinzione che Forza Italia, cui è demandata – per accordi nazionali, peraltro non condivisi col territorio – la scelta del candidato governatore di destra, non sia in grado di fronteggiare questa grandissima, clamorosa occasione storica. Si ha la sensazione, osservando le mosse del coordinatore regionale Moles, di aver messo un giocatore poco capace a tirare il rigore che vale la coppa del mondo.
Infatti, dapprima sono stati preannunciati da Moles tre nomi, poi ne sono stati resi pubblici dieci, e sempre senza mai parlare di squadra di governo, di spoil system, di programma; da ultimo, ogni giorno sugli organi di stampa viene fuori un nuovo nome. Tutto questo, senza alcun rispetto per le esigenze dei “nominati”, sottoposti a un inutile logoramento, senza rispetto per il dovere di chiarezza verso gli elettori, mai come oggi indecisi, e senza curarsi della richiesta, avanzata da più parti, di rendere pubblici, insieme al nome del candidato governatore, anche la squadra e il programma. Il giocatore tentenna, con la palla sul dischetto, perde tempo, guarda altrove, mentre tutto lo stadio sta asfissiando in un’impossibile, infinita apnea.
E’ possibile che il coordinatore regionale di Forza Italia sia arrivato sino ad oggi senza aver pensato a uno straccio di strategia? E’ possibile che l’On.le Moles non si renda conto che questa situazione logora la sua stessa posizione di capofila del centrodestra lucano, considerato il rischio che, muovendoci in così grave ritardo, si consegni la regione al Movimento Cinque Stelle, avversario nazionale – soprattutto – del suo partito? A che serve aver concentrato ogni potere decisionale in una persona, se questa non è in grado di assumere e far valere le proprie decisioni?
Dunque il tempo sta per scadere. Chiediamo al coordinatore Giuseppe Moles di rendere pubblica la sua idea sulle mosse da fare per portare il centrodestra al governo della regione. Se non è capace, se non è nelle condizioni di evadere il mandato ricevuto da Roma, si faccia da parte e istituisca, immediatamente, un tavolo democratico per mettere ai voti le idee di ciascuno, idee che in alcuni casi sono già chiare da molti mesi e già riscuotono un discreto successo presso gli elettori. In alternativa, sarà necessario che il Centrodestra organizzi un tavolo alternativo, un tavolo aperto che sappia parlare finalmente di politica più che di posizionamenti, per verificare se esistono gli spazi per uno scenario in cui Forza Italia vada da sola, o quantomeno segua (e non diriga, non essendone capace) i suoi alleati.