Il direttivo di Fratelli d’Italia Basilicata e il direttivo di Gioventù Nazionale Basilicata in un nota contestano la decisione della Commissione Regionale per le Pari Opportunità della Regione Basilicata di sostenere la manifestazione organizzata il 31 ottobre scorso a Potenza sul tema “No affossamento DDL Zan. Potenza Scende in Piazza”, organizzata da Agendo Potenza, Rete Studenti Medi e Unione degli Studenti e che ha visto la partecipazione di Anpi, Cgil, Cisl, Uil , Arcigay, Telefono Donna, Articolo Uno Basilicata e Partito Democratico”. Di seguito la nota integrale.
Il 31 ottobre, alle ore 17.00, si è tenuta in piazza Mario Pagano a Potenza una manifestazione dal titolo “No affossamento DDL Zan. Potenza Scende in Piazza”, organizzata da Agendo Potenza, Rete Studenti Medi e Unione degli Studenti e che ha visto la partecipazione di Anpi, Cgil, Cisl, Uil , Arcigay, Telefono Donna, Articolo Uno Basilicata e Partito Democratico. A favore di un tema caro alla sinistra e al centro-sinistra è stata quindi organizzata una manifestazione politica e ideologica di cui, pur non condividendone i contenuti, ne riconosciamo la legittimità.Noi infatti crediamo nella stessa libertà d’opinione che, a nostro dire, il DDL Zan metterebbe a rischio, punendo chiunque osasse sollevare dubbi sulla legittimità dell’utero in affitto, dell’omogenitorialità, dell’educazione gender nelle scuole e dei finanziamenti ad associazioni LGBT.
Fatta questa premessa, riteniamo tuttavia inaccettabile che la Commissione Regionale per le Pari Opportunità abbia annunciato con un post sulla sua pagina Facebook ufficiale, la sua adesione e la sua partecipazione ad una manifestazione così pesantemente connotata dal punto di vista politico ed ideologico. Non si può assolutamente giustificare che un organo istituzionale affermi a poche ore dall’evento e sulla sua pagina ufficiale “oggi dobbiamo esserci”, come se la partecipazione ad una manifestazione politica di sinistra e la condivisione di alcune idee fossero un obbligo. Siamo sicuri che “tutte le Commissarie, in maniera compatta sono contrarie” all’affossamento del DDL Zan e ad una così netta presa di posizione? In quale seduta della Commissione si è discusso di ciò e si è deciso all’unanimità di prender parte in veste istituzionale ad una manifestazione politica? Sia che questa cosa sia stata deliberata, sia che sia l’iniziativa di un singolo componente, ci troviamo di fronte ad una gravissima strumentalizzazione. Cosa sarebbe successo, infatti, se la stessa Commissione si fosse schierata contro il DDL Zan?
Chiediamo dunque che sia fatta chiarezza intorno a questa vicenda che trasforma un organo istituzionale che dovrebbe lavorare per le “pari opportunità”, in uno strumento utile a sostenere battaglie ideologiche di una sola parte e fortemente divisive.ttaglie
Margherita Perretti, Presidente Commissione Regionale per la Parità e le pari opportunità, replica alla nota di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale Basilicata
La Commissione Regionale per la Parità e le pari opportunità tra uomo e donna è per sua funzione il luogo di confronto delle culture ed esperienze femminili con il preciso compito di contribuire all’attuazione di politiche volte a realizzare la parità e le pari opportunità nell’ambito della famiglia, della formazione, dell’istruzione, del lavoro e della rappresentanza politica.
I compiti della CRPO sono stabiliti e definiti dalla stessa legge Regionale istitutiva(n.27/1991).
L’obiettivo della Commissione è quello di garantire la piena realizzazione delle finalità previste dagli art.2 e 3 della Costituzione, che sanciscono l’inviolabilità della pari dignità sociale di tutti i cittadini.
Le componenti della CRPO si differenziano per provenienza politica ed esprimono le varie rappresentanze del mondo sindacale, datoriale ed associazionistico ma la loro dialettica interna si ricompone con un’azione congiunta verso un unico obiettivo, la tutela dei diritti umani e delle pari opportunità, il contrasto ad ogni divario di cittadinanza. Sin dal suo insediamento questa Commissione ha lavorato in modo effettivamente trasversale e con tutte le componenti del Consiglio regionale, a prescindere dal colore politico, portando avanti e sostenendo sempre le battaglie in favore delle pari opportunità.
La partecipazione alla manifestazione dello scorso l 31 ottobre “Contro l’affossamento del DDL Zan”, in coerenza con il ruolo della Commissione e con il cammino intrapreso, già da tempo, in favore di una legge contro l’omotransfobia, è il frutto di una scelta discussa democraticamente tra tutte le commissarie.
Scelta già intrapresa mesi fa quando la stessa Commissione lo scorso luglio si è fatta promotrice di un webinar pubblico nel quale è stato ospitato proprio l’onorevole Zan.
Stiamo svolgendo e continueremo a svolgere il nostro incarico con grande impegno, in maniera collegiale, libere da ogni forma di strumentalizzazione, con l’unico obiettivo di dare il nostro contributo al miglioramento della qualità della vita delle cittadine e dei cittadini lucani.
Cgil Basilicata: “Solidarietà alla Commissione regionale pari opportunità della Basilicata rispetto agli attacchi della destra lucana”
La Cgil Basilicata esprime solidarietà alla Commissione regionale pari opportunità della Basilicata e alla sua presidente, Margherita Perretti, rispetto agli attacchi di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale sull’adesione della stessa Commissione alla manifestazione a favore del Ddl Zan a Potenza, lo scorso 31 ottobre. Nel difendere la libertà di espressione dei singoli e delle istituzioni, riteniamo la presa di posizione dei partiti di destra strumentale e atta a fomentare ulteriore odio e discriminazione, propri di una certa politica, mostrando, ancora una volta, come il Ddl Zan sia una necessità per questo Paese. La Cgil Basilicata, tra i promotori dell’iniziativa in piazza a Potenza, sostiene la Commissione regionale pari opportunità e condanna ogni forma di discriminazione e violenza, anche verbale, a favore dei diritti di tutte e tutti.