Fratelli d’Italia Matera: “Governo Draghi rifiuta l’emendamento di Fratelli d’italia a favore di 20 dipendenti del Comune di Matera per Matera 2019”. Di seguito la nota integrale. Di seguito la nota integrale.
Il 23 febbraio è stato respinto in Parlamento l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia che richiedeva la proroga di un anno del contratto a tempo determinato per 20 dipendenti del Comune di Matera reclutati per curare la rendicontazione delle spese sostenute per l’evento “Capitale Europea della Cultura 2019”.
Appare paradossale che con il decreto Mille Proroghe in discussione in questi giorni in Parlamento si voglia fare marcia indietro rispetto a quanto già predisposto dal Decreto Rilancio del 31/12/2020 n.183 che accordava un contributo di 1,3 milioni di euro per rifinanziare le stesse attività di rendicontazione fino al 31/12/2022 Il Governo Draghi richiede pertanto al comune di Matera la restituzione di parte della somma già stanziata, nell’ordine di 400.000 euro, rendendo di fatto impossibile il mantenimento del posto di lavoro ancora per un anno per i 20 dipendenti che invece avrebbero potuto portare a termine il loro lavoro senza la richiesta di fondi aggiuntivi ma utilizzando le disponibilità residue dal contributo già accordato a dicembre scorso, quindi a costo zero per lo Stato.
A nulla è servito l’intervento del Deputato Salvatore Caiata, Segretario regionale FDI Basilicata, che ha espresso il suo forte disappunto per la proposta respinta. Parrebbe infatti che “il parere positivo o negativo ad un emendamento sia precostituito in base a chi lo propone”, ha detto, facendo un chiaro riferimento alla non paternità del testo da parte dei partiti di maggiornaza.
Tra gli altri parlamentari di Fratelli d’Italia interviene anche l’Onorevole Paolo Trancassini che ironicamente suggerisce ai 5 Stelle presenti in aula di fare una telefonata al Sindaco “grillino” della città dei Sassi per chiedere le ragioni dell’opportunità di un voto favorevole all’emendamento. “Perchè dovete fare questa cattiveria al Sindaco di Matera che è uno dei pochissimi sindaci a 5 stelle presenti ancora in Italia?” queste le sue parole al vetriolo conclusive. Al Ministro degli Esteri Di Maio sembrano già troppo lontani i giorni della campagna elettorale per le amministrative della città dei Sassi in cui più volte dal palco faceva promesse non troppo velate ai materani di un futuro di prosperità se avessero avuto un governo cittadino coerente con quello centrale? Di Maio sbandierava dal pulpito a sostegno del candidato Sindaco Bennardi i 209 miliardi del Recovery Fund come se fossero un trofeo a servizio dei materani di cui la città avrebbe goduto maggiormente i frutti solo per il fatto di diventare roccaforte grillina. Città di cui si sentiva tutore accanito anche se ne ignorava la precisa collocazione geografica fino a pochi mesi prima, quando pensava fosse in Puglia. Città di cui si è fatto paladino solo fino a che non ha sistemato con espressa raccomandazione l’amico accademico pugliese da collocare in ufficio Gabinetto. Città di cui forse adesso ha di nuovo dimenticato sia la collocazione geografica sia le peculiari risorse storiche, architettoniche, naturalistiche e culturali che l’hanno resa traino di una nuova spinta turistica internazionale per tutto il Sud Italia e che pertanto merita di essere sostenuta e accompagnata nel suo percorso di continua valorizzazione e crescita perchè ha tutte le caratteristiche per essere volano di rinascita per tutto il Meridione. E invece il rigetto dell’emendamento in questione ha tutto il sapore di un amaro ripudio da parte di questo Parlamento che, fingendo di dare con una mano ciò che l’altra mano subito dopo vuol togliere, evidentemente dà poco valore all’impegno, alla passione e alla professionalità di chi ogni giorno si prodiga nel proprio lavoro.
Fortunatamente noi materani abbiamo potuto contare sulla difesa appassionata da parte dei parlamentari di Fratelli d’Italia che sono stati gli unici a votare in blocco a favore dell’emendamento che aveva lo scopo di rendere giustizia alla nostra città e ai nostri 20 dipendenti comunali.