Fuochi d’artificio a Murgia Timone per festa della Bruna di Matera, Consigliere regionale Vizziello attacca Lamacchia (Ente Parco Murgia Materana) e uffici Regione Basilicata: “Basta con inutili tavoli e con i giochi di potere di singoli direttori di enti e all’ostruzionismo dei burocrati regionali, intervenga Bardi”. Di seguito la nota integrale.
Assistiamo ancora una volta a posizioni strumentali del Direttore del Parco delle Chiese Rupestri, Michele Lamacchia e anche di qualche dirigente e funzionario della regione che, noncurante dell’attaccamento dei Materani alla tradizione della ultracentenaria Festa della Bruna, in tutti i suoi aspetti, compreso quello dei Fuochi, elargisce consigli su aree alternative lontane da quelle tradizionali, per l’espletamento dei fuochi di artificio che chiudono, come sempre, la Festa.
E’ naturale che il patrimonio faunistico e della macchia vegetale del Parco vada salvaguardata. Per questo è stata individuata in adiacenza al Parco una vasta area seminativa che privati mettono a disposizione e che consentirebbe l’esecuzione dello spettacolo pirotecnico in tutta sicurezza e nel rispetto della tradizione.
Il dottor Lamacchia (Materano!) ci dice che è impossibilitato a rilasciare la V.I.N.C.A. (valutazione di incidenza ambientale) perché gli mancano i tecnici per eseguire le opportune valutazioni.
Ma si è mai attivato per indire i concorsi ad hoc per coprire queste figure, come gli è stato suggerito dal dipartimento ambiente, invece di insistere sui soliti rapporti basati su consulenze transitorie?
Ma se anche così non fosse, possiamo consentire che egli faccia ostruzionismo per un esercizio di potere fine a se stesso?
Abbiamo fior di tecnici a disposizione in regione non solo per autorizzare i Fuochi di artificio, ma anche per rilasciare il parere VINCA (favorevole o sfavorevole che sia) alle decine di aziende che ne hanno fatto richiesta nel materano da oltre due anni per poter svolgere la loro attività in aree confinanti con il Parco.
Il Presidente Bardi intervenga d’autorità individuando rapidamente le figure giuste, per superare questo empasse legato solo a prese di posizione della macchina burocratica e che ostacolano inopinatamente non solo le tradizioni della festa patronale cui i Materani sono legati da secoli ma evidentemente anche l’attività di molte aziende, e ciò è imperdonabile in un momento storico di grave congiuntura economica.