La quarta Commissione del Consiglio regionale della Basilicata (Politica sociale), presieduta da Massimo Zullino, ha audito nella seduta odierna Michele Vitucci in rappresentanza del Comitato disoccupati ex mobilità in deroga di Matera e provincia in merito alle problematiche conseguenti alla mancanza di lavoro e di reddito. In particolare, ai commissari Vitucci ha spiegato la difficile condizione di quella parte di disoccupati idonei rientranti nella graduatoria di merito dell’Avviso pubblico per la “Selezione dei lavoratori fuoriusciti dalle platee della mobilità ordinaria e in deroga per l’inserimento in attività idraulico-forestali”.
Vitucci, sottolineando il dramma vissuto da chi ha perso il lavoro“persone e non cose che arrivano a sentirsi inutili, che vivono svuotati della dignità di persona”, ha spiegato le ripercussioni anche sociali della disoccupazione che “produce – ha evidenziato- emigrazione, marginalità sociale, alcolismo, depressione”, e provoca, di conseguenza, costi per la collettività. “Noi – ha sottolineato – siamo quelli che vengono da varie esperienze industriali. Noi siamo quelli che non hanno paura delle ciminiere, della puzza, dell’odore del ferro” ma che temono di restare senza lavoro.Noi siamo quelli che non hanno mai chiesto assistenzialismo ma solo ed esclusivamente lavoro”. La richiesta del Comitato disoccupati ex mobilità in deroga di Matera e provincia è quella di garantire la prosecuzione del progetto, trovando le risorse per far rientrare anche chi non è riuscito ad essere ricollocato. In tutto, ha spiegato Vitucci rispondendo ad una domanda del consigliere Baldassarre, sono rimasti fuori 310/320 lavoratori.
“Trecentosessanta mila patentati lucani– ha continuato Vitucci- hanno rinunciato alla card carburanti con il nobile intento di finanziare un progetto di solidarietà attiva. Un progetto che potesse ricollocare al lavoro gli ex mobilità in iniziative di manutenzione del territorio. A tutte queste persone diciamo grazie di cuore” mentre “a chi non sa dare una soluzione al problema che viviamo diciamo che è meglio essere forestali che emigrati, o peggio ancora delinquenti. Chiediamo di trovare i fondi per fare rientrare gli esclusi del secondo bando”.
Il presidente Zullino ha sottolineato di comprendere la portata del dramma vissuto da queste persone.“Condivido tutto quello che avete detto. Una situazione difficile la vostra, come tante altre purtroppo e in un momento storico delicato per una terra piccola che soffre, seppur dotata di belle intelligenze. Da parte di tutti noi la massima attenzione sulla vicenda e l’impegno di continuarla a seguire con scrupolositàma non possiamo assumerci oggi la responsabilità di dare una risposta immediata. Oggi stesso chiamerò il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e gli darò contezza di quanto emerso dall’audizione, anche perché questa problematica è stata affrontata direttamente dall’ufficio di Presidenza. Il suo – ha continuato Zullino rivolgendosi a Vitucci- è un grido di allarme che tutti abbiamo raccolto ma dobbiamo muoverci nei paletti della legalità e della legittimità”.
Zullino ha manifestato, poi, l’opportunità che la questione venga affrontata anche in terza Commissione. Come sottolineato da Perrino (M5s) “qualche mese fa abbiamo già posto il problema in Giunta e ci era stato risposto che c’era la volontà di risolverlo, attingendo al plafond della card del 2015. Andrebbe, inoltre, verificato a che punto sono le interlocuzioni della Regione con il Mise e il Mef per il trasferimento delle somme. Altra questione, ma si tratta di voci, riguarda la rinuncia di partecipanti al programma risultati vincitori e idonei. In considerazione di ciò, sarebbe interessante capire se hanno iniziato a far scorrere la graduatoria”.Nel corso del dibattito è intervenuto anche il consigliere Acito (FI) che ha sottolineato la necessità di “risolvere nel tempo breve la situazione anche convocando la terza commissione consiliare e cominciando a pianificare per il futuro. Abbiamo la necessità di fare un piano delle attività da fare e delle risorse necessarie”. Per Acito “sarebbe auspicabile ascoltare l’assessore regionale Merra” e tra le ipotesi da prendere in considerazione anche quella di rendere a gestione diretta della Regione una parte delle attività a salvaguardia del territorio.Quarto (Bp), che ha parlato anche come presidente della terza Commissione, ha confermato l’impegno a trattare la difficile e delicata questione ascoltando chi “si occupa di programmazione” ricordando che “ci siamo trovati un settore, quello della forestazione,che non aveva copertura di bilancio. Siamo andati in affanno per trovare le risorse per il 2019. Dobbiamo, inoltre, entrare nel merito per qualificare il lavoro in riferimento al dissesto idro geologico e mettendo in campo protocolli di intesa con le Province di Potenza e Matera”.
Cifarelli (Pd) ha spiegato che al problema, trattato ampiamente durante la passata legislatura, “abbiamo provato a dare una prima risposta ma c’è il tema delle risorse da recuperare. C’erano due aspetti: il primo riguardava la necessità di un turn over nella platea storica dei forestali, il secondo le risorse. “Lo scorrimento della graduatoria ha fatto rientrare i primi 500 mentre per gli altri bisognava trovare i fondi. Per il 2019, però, non c’è il tempo materiale – ha spiegato Cifarelli- per far fare le giornate di lavoro necessarie (102 giornate cau) ma possiamo provare a portare avanti il programma. Ieri – ha continuato- ho presentato una mozione che sarà presentata all’Assemblea oltre che alla terza commissione su questo che è un tema sensibile”.
Presenti ai lavori della quarta Commissione, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Gianuario Aliandro (Lega), Vincenzo Mario Acito (FI), Vincenzo Baldassarre (Idea), Gianni Perrino (M5s), Giovanni Vizziello (Fdi), Piergiorgio Quarto (Basilicata Positiva), Roberto Cifarelli (Pd).