L’Associazione Agedo di Matera ha inviato una lettera aperta al Ministro Eugenia Roccella in occasione della visita a Matera per il 67 Pari opportunità. Di seguito il testo integrale di Agedo (Associazione di genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBTQIA+).
Pregiatissima Ministra, siamo genitori, anzi “due volte genitori” come recita il docufilm di Agedo con il quale ci presentiamo per parlare dell’amore dei nostri figli, figlie. Quello che ci unisce sono proprio loro, figli/e che a un certo punto della loro vita hanno preso consapevolezza del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere, sentendo di appartenere a un genere diverso da quello a cui la maggioranza della società è abituata a conformarsi, o diverso da quello assegnato loro alla nascita. Siamo genitori, parenti, amici che ogni giorno si impegnano nella loro missione che è quella, principalmente, di aiutare altri genitori che dopo il coming out dei propri figli si sentono persi, disorientati.
Facciamo informazione nelle scuole, nelle strade, nelle nostre stesse famiglie, informazione pulita e, ci creda, nessuno fino ad ora è stato traumatizzato.
Siamo orgogliosi, perché loro come quelli che sono definiti “normali” sono generosi, educati e rispettosi , amorevoli e soprattutto amano la vita, contribuiscono al benessere della Nazione e cercano la felicità con la persona che amano.
Purtroppo spesso sono oggetto di insulti, derisioni, aggressioni e violenze e solo perché hanno la colpa di essere se stessi.
Cara Ministra i nostri figli, i nostri amici , i nostri parenti non hanno la stessa libertà che hanno le persone eterosessuali. A loro è concesso una sorta di matrimonio di serie B , l’unione civile, anche se quello che accomuna i nostri figli ai figli eterosessuali é l’amore.
Ci chiediamo e Lei chiediamo come mai nel 2024 i nostri figli sono ancora discriminati dallo Stato?
Se il tema della tutela dei diritti è argomento principale di questo G7, perché non avete normato una legge di contrasto all’odio e alla violenza?
Come mai l’Italia è l’unico grande Paese della UE a non aver voluto firmare le dichiarazioni UE per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità LGBTQIA+ ?
A tal proposito voglio ricordarle una sua dichiarazione che recita così:” Non abbiamo firmato e mai firmeremo nulla che riguardi la negazione dell’identità maschile e femminile, che tante ingiustizie ha già prodotto nel mondo ed in particolare ai danni delle donne”.
E allora le chiediamo, in questi giorni di G7 a Matera, città della pace, inclusiva, capitale europea della cultura, cosa dirà a proposito dei diritti e delle violenze per tutelare le comunità LGBTQIA?+?
O volutamente si eviterà di discuterne come se la violenza e le discriminazioni subite dai nostri cari sono diverse dalle altre violenze e non rientrano nei suoi doveri?
Concludiamo, augurandoci che la bellezza di questa nostra città, della nostra storia e i sorrisi delle persone che incontrerà, Le facciamo vedere e conoscere l’unica faccia dell’amore.
AGEDO Associazione di genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBTQIA+