I consiglieri Pasquale Doria, Milena Tosti, Cinzia Scarciolla, Marina Susi, Adriana Violetto, Augusto Totò, Mario Morelli e Nicola Casino in una nota congiunta chiedono all’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco di Matera Domenico Bennardi che sia garantita la distanza di sicurezza tra parcheggi a pagamento e strisce pedonali a Matera, in vista dell’avvio del servizio da parte del nuovo gestore. Di seguito la nota integrale.
Questione strisce blu, ma sarebbe meglio estendere il discorso al concetto di mobilità. Nessun inutile attacco personale, oppure manipolazione delle tesi sostenute dal governo cittadino. Piuttosto, si tratta di farsi carico dell’onere della prova.
Iniziamo dall’art. 145 (art. 40, CdS), ovvero attraversamenti pedonali. “1. Gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli, di lunghezza non inferiore a 2,50 m, sulle strade locali e su quelle urbane di quartiere, e a 4 m, sulle altre strade; la larghezza delle strisce e degli intervalli è di 50 cm”.
E ancora, “la larghezza degli attraversamenti pedonali deve essere comunque commisurata al flusso del traffico pedonale”.
“3. In presenza del segnale fermarsi e dare precedenza l’attraversamento pedonale, se esiste, deve essere tracciato a monte della linea di arresto, lasciando uno spazio libero di almeno 5 metri; in tal caso i pedoni devono essere incanalati verso l’attraversamento pedonale mediante opportuni sistemi di protezione. Sulle strade ove è consentita la sosta, per migliorare la visibilità, da parte dei conducenti, nei confronti dei pedoni che si accingono ad impegnare la carreggiata, gli attraversamenti pedonali possono essere preceduti, nel verso di marcia dei veicoli, da una striscia gialla a zig zag, del tipo di quella di cui all’articolo 151, comma 3, di lunghezza commisurata alla distanza di visibilità. Su tale striscia è vietata la sosta (come da illustrazione)”.
Nessuna perentorietà, solo buon senso. Non c’è motivo di dubitare, già nei giorni scorsi l’assessore ha assicurato in Commissione mobilità che il sistema delle strisce blu verrà rivisitato. Sembra opportuno, per varie ragioni. A iniziare da una buona comunicazione. Le scelte calate dall’alto, finisco inevitabilmente per apparire impopolari e lo sono ancora di più se adottate senza essere condivise dalla comunità. Una comunità che, tra l’altro, sente parlare da tempo di piste ciclabili, di spazi dedicati alla sosta dei motocicli e altri mezzi a due ruote, come le rastrelliere per le biciclette. Forse sarà distrazione, ma tutto questo, intorno al discorso strisce blu non emerge. Cosa significa, che bisognerà rimettere nuovamente mano alla segnaletica orizzontale una volta approvate le linee guida del Piano urbano della mobilità sostenibile?
Un dubbio diffuso. Si tratta di fare cassa? Il sospetto è forte e legittimo. Del resto, la mobilità in centro può essere regolata anche con le strisce bianche sottoposte all’osservanza di un semplice disco orario. Superati i limiti, la sosta va sanzionata da un agente della Polizia municipale. Avallo indispensabile per elevare contravvenzioni anche per quanti non rispettano i limiti di orario imposto dalle linee blu, che al momento non sono state ancora modificate come appare da segnalazione proveniente da cittadini in via Rosselli. Meglio prevenire.