Gianni Rivera torna a Matera per sostenere il Centro Democratico: report e fotogallery di SassiLive

Gianni Rivera, l’ex golden boy del Milan e della Nazionale Italiana, l’Abatino del calcio italiano, è ritornato a Matera in veste di candidato capolista per il Centro Democratico per sostenere la candidatura di Nicola Benedetto e Vilma Mazzocco, che guidano le rispettive graduatorie dei candidati a Senato e Camera dei Deputati per il partito fondato il 28 dicembre scorso da Bruno Tabacci proveniente da Alleanza per l’Italia e Massimo Donadi, in fuga dall’IDV e promotore del movimento Diritti e Libertà. Gianni Rivera ha già maturato diverse esperienze sia in campo nazionale che europeo e dopo alcuni anni di pausa ha deciso di accettare la proposta di Tabacci per tornare ad occuparsi di associazionismo, sport e volontariato. “Ho scoperto il mondo del volontariato quando giocavo a pallone. Alla stazione di Milano c’erano tanti emigrati che dormivano sotto l’androne e ho potuto apprezzare da vicino l’impegno di tanti volontari che avevano aderito all’associazione Mondo X di Padre Eligio. E’ con questo spirito dell’associazionisimo e dei valori dello sport che sono entrato in politica nel 1987. Purtroppo la politica oggi è molto complicata, tutti i candidati vogliono a parole il bene comune ma poi una volta che riescono a conquistare un posto in Parlamento applicano il detto “mors tua vita mea”. Il Governo è composto da tanti Ministri che dovrebbero occuparsi della collettività perchè la parola Ministro vuol dire servo e non servito. Purtroppo la società si è fatta condizionare da un americanesimo che ha fondato tutto sul danaro ma io credo che il danaro deve essere un mezzo per vivere meglio e non un fine della vita”.

Rivera ha spiegato anche le ragioni che lo hanno spinto ad accettare l’invito di Tabacci e a tuffarsi nuovamente in questa avventura politica. “Sono sempre stato un uomo legato ai valori del centro cattolico. Quando la politica era dominata dalla Democrazia Cristiana il centro era prevalente rispetto alla sinistra, oggi invece è la sinistra a dominare mentre il centro è minoritario. Con il Centro Democratico vogliamo tornare ad essere protagonisti della vita politica e sociale del nostro Paese. L’obiettivo sarà quello di convincere gli elettori di centro che hanno dato fiducia a chi ha fatto solo i propri interessi e si è sentito tradito. Io sono piemontese di origine, ho vissuto 35 anni in Lombardia, ora vengo dal Lazio e sono candidato in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Vuol dire che sono un prodotto nazionale e non di parte e ho accettato l’invito di Tabacci per provare a dare nuovamente il mio contributo al Paese. Ci impegneremo per ridurre il numero dei parlamentari, per tagliare i costi della politica e per una nuova legge elettorale. Certamente non sarà facile perchè in campagna elettorale tutti promettono meno tasse, di tutelare il lavoro, di favorire la crescita. Ma per risolvere le emergenze del nostro Paese dobbiamo rompere i meccanismi che tengono insieme i gruppi di potere e riconoscere il merito. Io credo che se un ragazzo si alza alle sei del mattino va premiato rispetto a uno che si alza alle nove. Naturalmente chi ha più talento, come avveniva nel calcio quando giocavo, deve mettersi al servizio degli altri. E’ questa la mia missione”.  A Rivera è stato anche chiesto come mai ha deciso di ritornare a Matera per la campagna elettorale pur essendo candidato come capolista in altre due regioni italiane del Nord: “Sono qui per dare il mio contributo al Centro Democratico e ritorno con piacere in una bellissima città come Matera”.

Non mancano le frecciate a Berlusconi: “Balotelli favorirà il PDL”. Non credo, favorirà solo il Milan”.

Gianni Rivera riesce ad individuare un giocatore con le sue caratteristiche nel calcio moderno? “No. Poteva esserlo mio figlio visto che si chiama Gianni come me  ma ha deciso di dedicarsi alla musica…”.

Gianni Rivera più politico che calciatore da diversi anni a questa parte ma anche concorrente del programma Ballando con le stelle. “Bisogna sempre mettersi in discussione e quindi ho accettato anche di partecipare a questo programma televisivo”. Un futuro da Ministro per Gianni Rivera è possibile? “Quando ero senatore con la Margherita questa ipotesi è stata ventilata ma poi la politica non ha avuto il coraggio di sostenere questa possibilità. Sarebbe bello poter svolgere questo ruolo per favorire il mondo dell’associazionismo e creare altre strutture sportive nei centri dove mancano”. Il ritorno di Gianni Rivera nella città dei Sassi è stato ricordato con piacere anche dal suo amico e campione del mondo di Spagna 82 Franco Selvaggi, pronto a ricordare che Matera ha vissuto momenti esaltanti nel calcio giovanile con una squadra chiamata proprio Gianni Rivera. “La Gianni Rivera – ricorda Selvaggi – ha vinto numerosi campionati regionali e nel 1972 ha conquistato anche la Coppa Italia, risultando così la prima società sportiva lucana a fregiarsi di un tricolore sulle maglie di gioco.” Presente in sala anche il presidente di quella storica e gloriosa società di calcio materana, Vincenzo Epifania, che ha mostrato con orgoglio la foto con la Coppa Italia e un borsone firmato Gianni Rivera Matera. L’ex golden boy è stato salutato anche da Rocco Il Vento, titolare del Milan Club a Grassano e da un altro tifoso rossonero,  Antonio Stigliano, allenatore e dirigente del Ferrandina Calcio. Gianni Rivera è stato accompagnato dai candidati del Centro Democratico Vilma Mazzocco, Nicola Benedetto, Pasquale Lionetti, Vincenzo Scaramuzzo e Serafino Di Sanza. 

Michele Capolupo

La fotogallery del comizio di Gianni Rivera al cinema Comunale di Matera