Gianvito Pace è stato nominato nuovo coordinatore della Federazione Giovani Socialisti della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Con l’inizio di questo 2021 la casa socialista lucana si rafforza, questa volta i protagonisti sono le ragazze ed i ragazzi della Federazione dei Giovani Socialisti. Da tempo ad Avigliano è nato il circolo “Mimì Santarsiero” che vede impegnati dei giovani, che guardando con scetticismo all’avvento di movimenti populisti e conservatori nella propria città, richiamano ad una politica dei programmi e delle idee incentrata sui giovani e all’unità di tutte le forze riformiste. Sotto questa chiave si riparte anche a Matera, Rapolla, Rotondella, San Fele e Melfi dove ci sono altri giovani socialisti che con il loro entusiasmo e il loro attivismo non attendono che fare altrettanto.
Con una nota alla direzione nazionale, il segretario dei Giovani Socialisti Enrico Maria Pedrelli e il coordinatore regionale uscente Michele Sisti, rendono nota la nomina del segretario del circolo “Mimì Santarsiero” di Avigliano, Gianvito Pace, come nuovo coordinatore regionale.
A Gianvito, continua Michele Sisti, vanno gli auguri di buon lavoro da parte di tutta la Federazione e del Partito, siamo certi che il suo entusiasmo, il suo attivismo e la sua partecipazione saranno quello spiraglio di luce che porterà il sole del socialismo nelle giovani generazioni lucane. Io dal mio canto continuerò a dare una mano qualora fosse necessario.
Sul punto il neo coordinatoreGianvito Pace dichiara: “sono onorato e soddisfatto di poter rappresentare i giovani socialisti lucani in chiave di una rinascita. Ringrazio la segreteria nazionale e regionale per la fiducia espressa nei miei confronti e mi mobiliterò sin da subito con le ragazze ed i ragazzi della Federazione per creare uno spazio per fare della vera Politicaanche nella nostra Regione. La Politica delle idee, del confronto, dell’impegno e della dedizione come ce la insegna la nostra grande e gloriosa Storia. Siamo certi che anche in Basilicata riusciremo a creare questo spazio tanto atteso dalle nuove generazioni sui diritti civili, sociali e ambientali e su uno sviluppo economico e infrastrutturale, pressoché indispensabile.
I temi centrali di questi ultimi mesi”, continua il giovane esponente socialista, “sono i fondi del Recovery Plan, noi con la nostra attività politica abbiamo il dovere di rendere noto che questi fondi rischiano di essere gestiti unicamente da tecnici, o peggio ancora da multinazionali, senza un coinvolgimento effettivo di tutte le organizzazioni politiche, ivi comprese quelle giovanili, e delle organizzazioni di promozione sociale e culturale. Dobbiamo attivarci affinché una parte consistente di questi fondi venga destinata al Mezzogiorno, perché la Storia e l’esperienza ci insegnano che per avere l’effettiva ripresa della nostra Nazione e della nostra economia bisogna prima eliminare il gap che c’è tra il Nord e il Sud del Paese. Oggi con questi fondi si presenta una grandissima occasione e noi, nuove generazioni, non lasceremo che essa vada sprecata e ci mobiliteremo per fornire una giusta chiave di lettura delle esigenze del presente, per poi affrontare le nuove e complicate sfide del futuro, in particolare dopo i cinque anni dall’erogazione di questi fondi.
Per quanto riguarda la Basilicata, essa è attraversata da una forte instabilità politica che in questo periodo di crisi si quantifica maggiormente. Senza alcun indugio affermo che bisogna smettere di avvilire il popolo lucano, già mortificato da un senso di inadeguatezza sorto dalla mancanza di fiducia nei confronti di una classe dirigente inefficace e compromessa. La grande lezione del socialismo tricolore è questa: emancipare ogni singolo lucano nella centralità del lavoro all’interno di un sistema sociale organico, creando forza dalla fiducia. Quindi bisogna fornire ai lavoratori lucani tutti gli strumenti in termini di tutele, garanzie, trasporto e sicurezza e allo stesso temposi deve agevolare e assicurare la centralità delle piccole e medie imprese per avere quello sviluppo economico che nella nostra Regione tarda ad affermarsi.
Invoco in questo senso una politica socialista umanitaria e metodologica, contrapposta dunque ai miopi arroccamenti populisti e alle ambizioni tecnocratiche, che apra una nuova fasedopo quella appena chiusa e non più ripetibile. I liberi professionisti che vogliono vedersi riconosciuti in termini di diritti il loro grande apporto all’economia e alla società; gli impulsi a varie forme di cogestione; la piccola impresa che grazie alle nuove tecnologie si rilancia; il movimento cooperativo con la sua grande potenzialità. Sono solo alcuni esempi di come esista in Basilicata un movimento di forze che aspetta solo il sostegno attivo e correttivo del movimento socialista.
Concludo dicendo che all’insegna del socialismo tricolore in Basilicata e del socialismo municipale nelle piccole realtà ci adopereremo per la rinascita della nostra Regione, affinché possa essere un posto migliore per le nuove generazioni.
Con il motto: Giovani faro del Socialismo, Socialismo faro della Basilicata, continuiamo a fare della vera Politica”.