Michele Giordano, presidente Fratelli d’Italia provincia di Matera: “Provincia di Matera, presiede Mancini, decidono Marrese e Chiurazzi”. Di seguito la nota integrale.
Cosa sta succedendo in seno all’Amministrazione Provinciale di Matera in questi giorni? Ha relazione tutto ciò con l’accordo tra il Movimento 5 Stelle di Bennardi e l’ex presidente Marrese per eleggere il sindaco di Pomarico Mancini a presidente della provincia?
Michele Giordano, presidente provinciale di Fratelli d’Italia pone questi interrogativi: «Quanti materani conoscono il decreto n. 1 del 16 gennaio 2025 con il quale l’attuale presidente della provincia Mancini ha conferito all’ex parlamentare PD Carlo Chiurazzi l’incarico (a titolo gratuito) di “supporto operativo e responsabile nell’ambito dello Staff del Presidente della Provincia” con poteri che sembrano addirittura superiori a quelli dello stesso presidente? Con questo Decreto Carlo Chiurazzi coordinerà i rapporti tra presidente della provincia e la task forceregionale per l’attuazione del P.N.R.R., potrà intervenire sul Piano strategico della Zes unica, sulla pianificazione territoriale di Area vasta. Nonè politicamente lecito che questi poteri vengano conferiti da un organismo non elettivo ad un politico (non tecnico) nemmeno legittimato dal suffragio popolare.
Il significato politico di questi fatti è quello di “commissariare” la presidenza dell’Ente provinciale ed “appaltare” l’Ente stesso alla coppia Chiurazzi – Marrese stabilendo un’egemonia della componente di estrazione democristiana a danno della componente pidiessina.
All’interno di questa logica viene fuori tutta la maldestra operazione politica condotta da Bennardi e dai suoi sodali del Movimento 5 Stelle. Sono divenuti “strumenti” per ripristinare il potere della componente che essi ritenevano “più retriva e reazionaria” del Pd: quella che fa capo a Carlo Chiurazzi.
La Presidenza Marrese era stata segnata da una serie di affidamenti di progettazioni e di lavori direttamente e senza gara, dal rifiuto nel 2024 di proporre un piano di dimensionamento della rete scolastica per non scontentare nessuno, dal completo abbandono delle aree interne e delle infrastrutture che collegano la statale 106 con i lidi a servizio del turismo. La Presidenza Mancini, che si affida a queste logiche, sembra non segnare alcun cambiamento di rotta, anzi sempre con maggiore evidenza va avanti all’insegna del più becero e deleterio continuismo».