La Provincia di Potenza chiede di confermare le attuali autonomie scolastiche, evitando di effettuare ogni taglio. Nel corso della seduta del Consiglio Provinciale svoltosi in data 27/12/2024 su convocazione del Presidente, Christian Giordano, è stato approvato il Piano di Dimensionamento Scolastico per l’anno accademico 2024/2025 con la proposta, all’unanimità dei presenti, di evitare ogni altro accorpamento tra gli istituti.
Le Province ogni anno provvedono a redigere una proposta di dimensionamento scolastico da sottoporre all’attenzione della Regione. Una procedura complessa che vede il coinvolgimento del territorio, delle amministrazioni comunali, dei sindacati e degli stessi dirigenti scolastici per strutturare proposte condivise. La discussione sul piano di quest’anno, come sottolineato nel corso degli interventi durante la seduta del Consiglio, avviene a seguito di una procedura avviata con ritardi tali da aver reso impossibili gli incontri che solitamente la Provincia fa nelle varie aree.
“Il dimensionamento scolastico da strumento di programmazione per garantire il diritto allo studio, è diventato sempre più un mezzo per ridurre i servizi negli istituti – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Christian Giordano – Non parliamo più di dimensionamento scolastico, ma di mero ri-dimensionamento”
Dopo i 24 istituti tagliati lo scorso anno, tra questi 15 in provincia di Potenza, il Decreto Interministeriale n. 127/2023 parla ora di altri 3 tagli per la Regione Basilicata, di cui due nel potentino. La richiesta, però, previene senza criteri oggettivi a cui far riferimento. Come sottolineato dal Presidente Giordano: “Sia i criteri delle Linee Guida che quelli del Decreto sono insufficienti per individuare gli istituti da accorpare. Non sono state fornite indicazioni concrete, ma permane un unico criterio relativo al raggiungimento massimo del numero di studenti per ogni plesso. Il taglio degli istituti non dovrebbe essere effettuato nella nostra terra anche per evidenze che emergono dalla lettura delle Linee Guida redatte della Regione Basilicata e dal Decreto relativamente al numero dei dirigenti al di sotto del quale non si dovrebbe scendere; nella nostra Regione, questo, comporterebbe un solo taglio per la Provincia di Potenza e uno per quella di Matera. Il dimensionamento scolastico è parametrato, poi, alla popolazione scolastica – prosegue Giordano – Ma, il dato in mano al Ministero, è difforme rispetto a quello in mano alle Regioni e molte hanno presentato ricorso. È il caso, per esempio, della Regione Campania, per cui c’è già stata una sentenza favorevole da parte del TAR.
La Provincia si trova, così, a dover scegliere senza, però, decidere definitivamente: una storia che si ripete. Il fatto di essere sottoposti ad una norma errata, non ci esime dal provare a trovare una soluzione. Dobbiamo avere la forza di chiedere che sia dato un indirizzo diverso in base ai nostri territori: le aree montane ed interne non possono essere gestite alla stregua delle aree metropolitane o di quelle che versano in situazioni migliori.
Per questo noi scegliamo di non tagliare, di provare a salvare quei pochi istituti scolastici che ci sono rimasti e chiediamo di trovare una soluzione normativa differente che provi a salvaguardare i posti di lavoro e i servizi. È un momento in cui si può e si deve insistere con un’azione sinergica che vada oltre le appartenenze politiche ed ogni forma di strumentalizzazione. Chiediamo – conclude – di salvaguardare quello che abbiamo e di difenderlo strenuamente affinché i nostri figli abbiano almeno la consapevolezza che chi amministra il territorio faccia di tutto per tutelarlo. La Provincia di Potenza continua e continuerà ad investire nell’edilizia scolastica, nella convinzione che ogni taglio all’istruzione sia un taglio al futuro della nostra terra”