La storia di Shabana tra resilienza e riscatto. Coviello e Quarto (FdI): “Cronache TV ha donato ai lucani e alla Basilicata una bellissima storia di integrazione”. Di seguito i particolari.
“La storia della giovane giornalista afghana Shabana Noori è una bella storia di integrazione che nasce in primis dalla ferma volontà di non arrendersi davanti alle difficoltà della vita. Perché non è una colpa nascere lì dove alle donne vengono negate pressoché tutte le libertà e ai professionisti dell’informazione vengono imposte ferree limitazioni. Shabana volto noto della TV afghana, pertanto, rappresentava l’esatto opposto di quello che viene teorizzato e imposto dai talebani”, lo affermano in una nota i consiglieri regionali di FdI, Tommaso Coviello e Piergiorgio Quarto. “Ricordiamo bene – proseguono Coviello e Quarto – le strazianti immagini della fuga di donne, bambini e molti giovani nel momento in cui i talebani si sono nuovamente impossessati di spazi, libertà e diritti. Medesima sorte, per ovvie ragioni, è toccata alla 26enne Shabana, in Italia come rifugiata politica. A fare da sfondo alla resilienza di Shabana c’è la Basilicata ed una società editrice lucana guidata da Giuseppe Postiglione, che ha creduto fortemente nelle capacità di questa donna e le ha offerto la possibilità di entrare per conto di “Cronache TV” non solo nelle case dei lucani. Si parla spesso – rimarcano gli esponenti di FdI – di integrazione ma talvolta si perde di vista un elemento prioritario: cosa succede dopo l’arrivo nel nostro Paese? Quale il destino e le condizioni di vita di migliaia di persone? Un meritato plauso, dunque, a Cronache TV per averci donato una bellissima storia di integrazione ed un ringraziamento doveroso alla dirigente regionale di FdI Basilicata, Ivana Smaldini, per aver sostenuto ed accompagnato Shabana in questo percorso lucano”, concludono i consiglieri regionali di FdI Basilicata.