L’avvocato Matteo Restaino, quale componente del direttivo provinciale di Potenza della Camera degli Avvocati Tributaristi, in occasione della odierna giornata del consumatore, in una nota, ha chiesto al Governo Nazionale di attivarsi prontamente per modificare od annullare le novità introdotte dal decreto Fisco-Lavoro (D.L. n. 146/2021, come convertito dalla legge 215/2021) con cui ha introdotto limiti eccessivamente gravosi all’impugnabilità dell’estratto di ruolo e delle cartella di pagamento dell’ex Equitalia. Infatti – ha proseguito Restaino – stabilire che “il ruolo e la cartella di pagamento che si assume invalidamente notificata sono suscettibili di diretta impugnazione nei soli casi in cui il debitore che agisce in giudizio dimostri che dalla iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto… oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici …. od infine, per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione”significa, di fatto, comprimere in maniera non consentita la difesa nell’ ambito del contenzioso tributario.Tale norma – ha aggiunto il segretario della Camera degli Avvocati Tributaristi della Provincia di Potenza – risulta in parte incostituzionale per violazione degli articoli 3 e 24 della Costituzione ed in parte contraria al diritto unionale (art. 6 CEDU e Carta di Nizza).La questione – ha concluso Restaino – è già stata rimessa dalla Suprema Corte al vaglio delle Sezioni Unite (ordinanza interlocutoria 4526 del 11.02.2022), proprio in ragione del fondato timore della violazione del diritto di difesa, costituzionalmente garantito.Per queste ragioni, dunque, la Camera Tributaria della Provincia di Potenza chiede e chiederà a gran voce al Governo, anche tramite i suoi rappresentanti lucani, di modificare una norma che, nel tentativo di limitare il contenzioso in ambito tributario, rischia di lasciare i consumatori e, più in generale, i contribuenti,senza possibilità di difesa in caso di invalida notificazione di cartelle esattoriali; ciò, specie in un momento di crisi pandemica mondiale, non pare rispettoso del principio -anch’esso di rango costituzionale- di parità delle armi tra parte pubblica e privata del contenzioso tributario.