“’Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene’”. “Con questa frase del giudice Paolo Borsellino, pronunciata oltre vent’anni fa, quanto mai attuale, il mio pensiero va a tutte le persone vittime di mafia, alle loro famiglie e alle nuove generazioni perché non dimentichino mai il valore di quanti, in nome di una società più giusta e libera, hanno perso la propria vita per costruire una società basata sui valori della giustizia e dello Stato”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, e presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, in occasione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’.
“Questa giornata, istituita e riconosciuta quale ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie ”, con una proposta di legge, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, richiama tutti noi e, in modo particolare le Istituzioni, – dichiara Cicala – non solo al ricordo di quelle donne e uomini che hanno dato la loro vita per combattere una piaga del nostro Paese, ma per ricordarci che la mafia non è ancora debellata e che occorre l’impegno di tutti noi, giorno per giorno, perché ciò avvenga. Ed è soprattutto nelle nuove generazioni, che hanno ereditato l’esempio di quelle donne e uomini dello Stato, del giornalismo, della società civile che ripongo, ancora una volta, la mia fiducia, perché siano forieri di testimonianza, di impegno e di divulgazione di principi e comportamenti nuovi. A loro dico di trovare nelle Istituzioni l’essenza dei valori del nostro essere italiani. Prendiamoci per mano e, giorno dopo giorno – conclude Cicala – facciamoci testimoni di speranza e di forza perché la mafia si senta sempre più debole e noi sempre più forti”.