“Il due aprile ricorre la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, una giornata per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con problemi dello spettro autistico e sulle difficoltà quotidianamente affrontate da centinaia di migliaia di famiglie italiane.”
Questa la premessa del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello.
“Come è stato più volte sottolineato – prosegue Coviello – l’autismo è parte di questa realtà e non un mondo a parte e le misure per il contenimento del contagio da Covid-19 quali: didattica a distanza, isolamento domiciliare e assenza di stimoli dal mondo esterno hanno aggravato situazioni già normalmente complesse”.
“In Basilicata – sottolinea Coviello – è stato avviato un importante percorso: la proposta di legge n. 74 del 2020 da me presentata prevede una serie di interventi normativi che abbracciano le politiche sanitarie e sociali al fine di realizzare l’inclusione dei soggetti con disturbi dello spettro autistico e garantire adeguato sostegno alle famiglie, troppo spesso lasciate sole. Una corretta attività diagnostica, di presa in carico e di sostegno terapeutico a partire dall’età infantile e garantire le stesse in età adulta. Durante un recente incontro per illustrare la suddetta proposta di legge, con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Giuliano, è stata ribadita l’importanza di non dimenticarsi anche della legge per il ‘Dopo di noi’, che in maniera trasversale è complementare al tema dell’autismo”.
“Inoltre – afferma Coviello – ho accolto fin da subito il prezioso contributo, le richieste e le proposte presentate dal gruppo di lavoro e dalle associazioni dei genitori con i rappresentanti del tavolo tecnico del Garante e il gruppo di lavoro da lui costituito sull’autismo per potenziare e migliorare gli strumenti messi in campo con la proposta 74/2020.Vivere accanto alla disabilità è una sfida e le istituzioni hanno il dovere di predisporre adeguate politiche sanitarie e sociali. In questa giornata – conclude – è necessario accendere i riflettori su quello che è possibile fare e sulle sfide che necessariamente la nostra società deve portare a compimento al fine di essere definita realmente inclusiva”.