“Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, intervento di Vincenzo Belmonte (Centrodestra Alternativo). Di seguito la nota integrale.
Questo giorno vuole conservare e rinnovare la “memoria” della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del nostro confine orientale.
I massacri delle Foibe non furono altro che eccidi immotivati da parte di partigiani comunisti slavi accecati solo dall’odio etnico.
Uomini, donne, bambini, anziani, civili, militari, uomini delle Forze nell’Ordine, sacerdoti, suore, fascisti, anti-fascisti e persino partigiani italiani, tutti barbaramente trucidati e buttati, alcuni ancora vivi, nei profondi crepacci caratteristici delle montagne del Carso.
Una tragedia immane che è costata la vita ad oltre 11.000 nostri fratelli.
Al massacro delle Foibe seguì l’esodo forzato Giuliano-Dalmato di cittadini di etnia e di lingua italiana della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, tutti territori del Regno d’Italia allora occupati dall’Esercito Popolare di Liberazione Slavo al comando del noto criminale comunista Josip Tito e successivamente annessi al loro territorio.
Tale eccidio e la successiva annessione furono politicamente sempre giustificati dal
Pci di allora e dal suo Segretario Palmiro Togliatti.
Negli anni successivi “solo” il MSI, nell’indifferenza generale, face sua la causa degli esuli Giuliani e Dalmati, tramandando ai posteri quella triste, drammatica pagina della nostra Storia.
Onoriamo tutte le vittime senza discriminazione alcuna! Esse meritano la “memoria” al pari dell’Olocausto (perpetrato, peraltro, dai Tedeschi!) e di tutti i crimini contro l’umanità.