Giovanni Mianulli nuovo presidente Ente Parco della Murgia Materana, PD Matera: La lottizzazione del centro destra continua. Di seguito la nota integrale inviata da Luigi Gravela, segretario PD Matera.
Auguri a Giovanni Mianulli, ma il Parco della Murgia Materana meritava di più. Il Parco della Murgia meritava di più, ma non ci meravigliamo affatto che invece dovremo accontentarci delle scelte anacronistiche e spartitorie di Bardi e Latronico.
In un momento in cui servirebbe un maggior raccordo con il Comune di Matera per la definizione di un piano dei trasporti e per la tutela del patrimonio Unesco a trent’anni dall’inserimento nella lista, ed in cui il Parco è in grande difficoltà a causa di opere discutibili che andrebbero riviste, gli allestimenti della Cava del Sole sono stati dichiarati abusivi, si è aperto un dibattito delicato per la inopportuna richiesta di riduzione del perimetro del Parco, tutti temi che minano alla radice le ragioni per le quali fu istituito il Parco, il centrodestra in Regione nomina alla presidenza dell’Ente di Gestione Giovanni Mianulli, un candidato consigliere comunale non eletto alle ultime elezioni amministrative di Montescaglioso, senza una storia personale e politica di un qualche peso sui temi della tutela e della valorizzazione dell’area protetta, di cui dubitiamo che abbia i requisiti previsti dalla Legge Regionale n. 2/1998 per poter rivestire l’incarico ricevuto. Eppure la necessità di trovare un nuovo equilibrio tra esigenze di tutela e sviluppo e delle attività escursionisti e turistiche, insieme al rilancio delle attività di presidio del Parco e di educazione ambientale sia a Murgia Timone che a Parco dei Monaci, a Pianelle ed a Montescaglioso meritavano da parte delle forze politiche di centrodestra una maggiore attenzione e sensibilità. Serviva, insomma, una governance dell’Ente di Gestione all’altezza delle sfide. Ed invece il centrodestra ha preferito la più becera lottizzazione politica. Eppure tra i ben 29 candidati ve n’erano diversi con curriculum di tutto rispetto ed anche di orientamento politico affine all’attuale governo regionale, certamente più all’altezza del compito, ma forse meno congeniali ai miseri giochini di chi pensa che “mettere” un proprio uomo alla testa di un ente possa portargli qualche voto in più nella prossima campagna elettorale. Auguriamo a Giovanni Mianulli buon lavoro ed auguriamo al Parco che i prossimi cinque anni non si trasformino in una palude amministrativa la cui responsabilità sarà totalmente attribuibile a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.