Tolti i veli sulla nuova giunta comunale di Matera, l’avvocato materano Pierluigi Diso esprime in una nota apprezzamento per il coraggio mostrato nelle scelte dal sindaco Raffaello De Ruggieri. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
Ieri c’è stata la presentazione alla stampa della giunta De Ruggieri e tranne un interno alla maggioranza, il sindaco ha deciso di circondarsi di varie personalità, alcune di rilevante spessore, avocando a se la delega alla cultura e non poteva essere diversamente per uno come De Ruggieri che ha speso una vita per promuovere e valorizzare la sua Matera. Con tale delega nelle mani il sindaco attuerà sicuramente il progetto da lui stesso promosso nel 1987 quando pubblicò “Una risorsa per lo sviluppo: la città culturale”.
C’ero anch’io nella sala Mandela, gremita di giornalisti e di gente comune che ha applaudito il sindaco e la nuova giunta che amministrerà per i prossimi anni la città di Matera. Mi è dispiaciuto però che, non ho fatto in tempo a scendere le scale del sesto piano del Palazzo di Città, che due consiglieri di maggioranza mi hanno fermato dicendomi:”avvocato preparati ad un’altra campagna elettorale, questa giunta non mi piace affatto”. Era ovvio lo scontento di alcuni, ma il sindaco deve pure fare scelte coraggiose e partorire una giunta, anche scontentando alcuni.
In un periodo in cui ci si accontenta sempre più del minimo e si cerca il facile, De Ruggieri vorrebbe abbattere la montagna con paletta e secchiello, non potendo disporre facilmente di pale meccaniche, ma un merito, al momento, gli va riconosciuto e cioè sta tentando di usare un diverso stile, sta scegliendo il primato della qualità, come ha dimostrato negli anni passati che – almeno a me tornano alla memoria – quando senza atti clamorosi ed eroismi particolari ha dimostrato di essere un grande uomo di legge e di cultura, con l’umile e costante impegno nella vita di tutti i giorni. Anche con la Giunta appena nominata De Ruggieri non vuole certo ricercare ad ogni costo risultati immediati, continuando ad avere un grande rispetto per chi non la pensa come lui, ma vuole far sentire il fascino di un impegno politico come autentica vocazione e passione per il bene della sua Matera. D’altronde le critiche passano, i fatti restano ed i posteri hanno sempre giudicato sui fatti. La politica non è l’arte di imporre le migliori soluzioni, ma di impedire le peggiori ed è anche l’arte della necessaria mediazione tra i vari egoismi ed a garanzia di un rinnovato, necessario stile politico non basta il pur utile venire in primo piano di generazioni più giovani. Forse i grandi pensatori dovrebbero imparare a parlare ed i grandi parlatori dovrebbero prima imparare a pensare.