La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha adottato il disegno di legge “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene”.
“E’ un altro impegno che il governo Bardi sta mantenendo. Avevamo annunciato da tempo il provvedimento – spiega l’assessore Rosa – che diventerà esecutivo dopo i dovuti passaggi in Consiglio regionale. Più volte ci sono stati segnalati disagi delle comunità per gli odori molesti derivanti dalle attività industriali, soprattutto di quelle connesse alle estrazioni petrolifere e in tutti questi casi abbiamo attivato controlli e monitoraggi. Ora, in assenza di una legislazione nazionale che stabilisce limiti e valori soglia, la Regione Basilicata si dota di uno strumento normativo per contenere l’impatto ambientale prodotto dalle emissioni odorigene e restituire tranquillità ai cittadini lucani interessati per la salute e per l’ambiente”.
Lo studio delle emissioni odorigene è complesso e comporta un insieme di competenze e tecniche di indagine, tra loro integrate, da selezionare di volta in volta in considerazione di quelle che, nello specifico, possono risultare più efficaci.
Perciò il disegno di legge, in attuazione delle norme nazionali che attribuiscono tali poteri alle Regioni, prevede che possano essere prese misure di contenimento delle emissioni odorigene, alla luce delle caratteristiche degli impianti, delle attività presenti nello stabilimento e delle particolarità della zona interessata.
Tali misure consistono in valori limite di emissione, portate volumetriche o flussi di massa, riferiti sia a specifiche sostanze (espressi in concentrazione) ma anche in termini di unità odorimetriche o olfattometriche considerate al metro cubo. Tra le misure, anche specifiche prescrizioni relative agli impianti che hanno un potenziale impatto odorigeno, incluso l’obbligo di attuazione di piani di contenimento, così come le procedure volte a definire, in sede di autorizzazione, i criteri di localizzazione in funzione della presenza di ricettori sensibili intorno agli stabilimenti.
Le indicazioni per il contenimento delle emissioni odorigene potranno essere contenute, oltre che nelle autorizzazioni, anche all’interno di atti normativi regionali.
“Stiamo lavorando a normare un altro aspetto delle emissioni legate al petrolio – ha concluso Rosa – anche questo per colmare un vuoto legislativo nazionale. Con determina del 27 novembre 2019 è stato costituito un gruppo di gruppo di lavoro finalizzato a predisporre un nuovo disegno di legge con l’obiettivo di porre limiti al rilascio di idrocarburi non metanici nell’atmosfera”.