Giuseppe Potenza, segretario DC-LIbertas Basilicata, in una nota esprime la voglia di rilanciare il partito con lo scudo crociato in Italia. Di seguito la nota integrale.
C’è voglia di scudo crociato e con esso della vecchia Balena Bianca. Ancora lei a far litigare politici e politicanti di ieri e di oggi: l’inarchiviabile Democrazia cristiana torna alla ribalta della cronaca emergendo dagli archivi della Storia dove pareva sepolta. Per le amministrative del 25 maggio sulle schede elettorali ci saranno almeno una trentina di scudi crociati-Libertas. Da Nord a Sud sono le liste della Dc in comuni medi e grandi come Ostuni, Termoli, Biella, Rapallo, ecc. Ma sono ancor di più – almeno un migliaio – i candidati sindaci democristiani in liste civiche o di coalizione. Da noi in Basilicata il simbolo più significativo è Domenico Martino a Pomarico. Un simbolo che per età rappresenta la staffetta tra vecchia e nuova generazione, il passaggio di un testimone. E’ anche questo il segnale che esiste lo spazio per una presenza incisiva dei cattolici democratici nella vita pubblica italiana prigioniera di un generale impoverimento politico-culturale. A patto però di un ripensamento critico degli errori compiuti da tutti i democratici-cristiani negli anni Novanta, a partire dalla “dismissione” del simbolo, sino alle divisioni intervenute e quindi con l’impegno a rinnovare la presenza attiva dei cattolici impegnati in politica. Un impegno che almeno per noi si tradurrà in nuove iniziative innanzitutto per riappropriarci del simbolo conteso.
Giuseppe Potenza, segretario DC-LIbertas Basilicata
…E si continua a perseverare con la politica del Giurassico… E’ semplicemente PATETICO!