Il Consigliere comunale di Potenza del PD, Roberto Falotico, ha inviato una nota in vista dell’incontro che si terrà a Matera il 4 aprile con il vice segretario nazionale del PD Giuseppe Provenzano. Di seguito il testo integrale.
Lunedì 4 aprile 2022 a Matera ci raggiungerà il vicesegretario nazionale del PD Giuseppe Provenzano per l’incontro “Cultura è libertà – la cultura nelle città” in cui si discuterà con la comunità sul tema delle nuove politiche culturali che sembrano ormai smarrite sia sul versante locale che su quello regionale. Vorrei cogliere questa opportunità per poter consegnare al vicesegretario un messaggio di respiro nazionale.
Accogliamo con favore la notizia della costituzione dei caschi blu della cultura, su proposta del Ministro Dario Franceschini, nella riunione dei 46 paesi del Consiglio d’Europa, che mi ha fatto immediatamente pensare a “Monuments Man”, film del 2014 di George Clooney, che diede vita ad una delle più importanti operazioni di tutela e liberazione delle opere della cultura da parte di Wikimedia Italia “Wiki Loves Monuments” l’edizione italiana del più grande concorso fotografico del mondo, un contest dedicato ai monumenti, che invita tutti i cittadini a documentare la propria eredità culturale realizzando fotografie con licenza libera, nel pieno rispetto del diritto d’autore e della legislazione italiana in merito.
Ed è sulla scia di questa notizia e sull’analisi dei dati relativi alle risorse stanziate nel PNRR per i settori della cultura e del turismo, che sono stato indotto ad una riflessione.
La cultura, come ogni filiera economica e sociale, ha bisogno di continuità e soprattutto di focalizzare l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere, chiarendo la strada per arrivarci. Ed è proprio a partire da questo assunto che mi è ritornata alla mente la presentazione del progetto, Via delle Meraviglie – Identità e reti di integrazione della Basilicata Interna, nel lontano 24 gennaio 2017. La proposta, approvata e finanziata con 300 mila euro, dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo – nell’ambito di un bando per sostenere i costi di progettazione dei piani integrati di valorizzazione culturale – aperto a Comuni e aggregazioni di Comuni del Sud, delinea una rete, con il capoluogo lucano capofila, di un raggruppamento di 43 Comuni, che attraversa la Via Herculia, l’antica via romana che in Basilicata collegava Venosa, a Grumento, passando per Potenza.
La «grande capacità progettuale» e il «respiro strategico» dell’iniziativa, furono sottolineati dall’allora Segretario regionale del Ministero, Leonardo Nardella che aggiunse: «E’ una sfida forte a cui il Ministero offrirà tutto il supporto necessario…Una iniziativa che si affianca, integrandola, alla strategia e agli investimenti sui beni culturali che lo Stato finanzia attraverso i PON».
All’epoca ero assessore alla cultura del Comune di Potenza e sono particolarmente orgoglioso del fatto che quel modus operandi (progettazione integrata territoriale), è stato, in buona sostanza, riconosciuto e adottato per la costruzione di tutti i bandi MIC e PNRR (compresi gli ultimi Bando Borghi Linea a e Linea B). In quell’occasione, il bando prevedeva di acquisire anche una lettera di impegno della regione a garantire la buona riuscita dell’intervento progettuale e della azioni esecutive connesse. Come in ogni processo di sviluppo del territorio, la progettazione esecutiva è necessaria per poter successivamente realizzare le opere immaginate.
Sulla stessa scia, ma qualche anno dopo, un altro progetto integrato di sviluppo territoriale ha visto impegnati 9 comuni nella definizione di 13 progetti esecutivi, questa volta addirittura classificati primi assoluti all’interno della cornice di progetto. Il progetto si chiama Magna Grecia, da Pitagora alla cittadinanza temporanea Euromediterranea ed è stato ufficialmente presentato e regolarmente rendicontato all’inizio del 2022 da Bernalda, comune capofila.
Questi due progetti, esempio di come dal basso i territori riescono a immaginare traiettorie di sviluppo integrato, nonostante le molteplici difficoltà legate alla carenza di organico nelle strutture amministrative, sono però rimasti in due grandi cassetti e non hanno trovato alcuna realizzazione, nonostante le risorse necessarie ad essere realizzati, ammontino a poco più di 12 milioni di Euro, con un beneficio ben più cospicui per l’intera filiera delle industrie culturali e creative di Basilicata.
La nostra domanda, quindi nasce spontanea, ed è rivolta da una parte al Ministro Franceschini ed al Ministro Garavaglia e dall’altra al Presidente della Giunta regionale Vito Bardi.
Gentilissimi Ministri, in un momento in cui sembra che ci siano più risorse che progetti, ed alla luce anche di una vecchia delibera CIPE di inizio 2018 che stanziava oltre 100 milioni per cultura e lo sviluppo del territorio, possiamo ancora contare sulla realizzazione effettiva di questi due progetti?
Gentilissimo Presidente Bardi, sappiamo già che una parte della risposta verterà sul fatto che all’epoca dei fatti, almeno per Via delle Mereviglie, Lei non era il presidente, ma i processi amministrativi hanno una memoria e se non si vuole rischiare di iniziare sempre tutto da “0”, bisognerebbe conoscere la storia della progettazione sul territorio e quindi la domanda nasce spontanea: vista la disponibilità della regione e investire circa 15 milioni per supportare le progettualità (confortate da semplici studi di fattibilità) presentate sul bando Borghi Linea A, non sarebbe più interessante e funzionale, vista anche la scadenza per la consegna dei collaudi sulle opere i servizi e le forniture previsti per il 2026, finanziare le progettualità di cui è stata già più volte acclarata la qualità e verificata l’esecutività e immediata cantierabilità?
In definitiva la questione è: perché si finanziano progettazioni esecutive di cui si riconosce il grande valore per il territorio ed il tessuto produttivo, dichiarandone l’ “efficace convergenza con le programmazioni operative dei fondi nazionali e comunitari a livello nazionale e regionale” (parole pubblicate sul sito del MIC) e poi non si mettono in condizione i territori di realizzarle?
Per rispondere a questa semplice domanda e per spronare Ministero della Cultura, Ministero del Turismo e Regione a garantire efficacia, economicità ed efficienza nell’utilizzo delle risorse, organizzeremo un evento dal titolo “Dire, Fare, Realizzare: dalla progettazione alla realizzazione di progetti turistici e culturali per il benessere dei territori” in cui oltre alle istituzioni coinvolgeremo le tutte le forze politiche e sindacali, perché la cultura non è materia esclusiva ma deve essere inclusiva e generatrice di nuove, reali opportunità per i nostri territori.