“Il delitto di usura in Italia, perseguibile di ufficio, e’ disciplinato dall’articolo 644 del codice penale e dalla legge 7 marzo 1996, n.108 recante Disposizioni in materia di usura. L’articolo 14, della legge n.108 del 1996, cosi’ come modificato dalla legge 23 febbraio 1999, n.44, istituisce, il Fondo per il ristoro dei danni subiti per estorsione e usura, configurandolo nel primo caso come somme a fondo perduto, e nel caso di imprese, commercianti e artigiani vittime di usura come mutuo senza interessi da restituire entro 10 anni, attraverso una procedura che parte dalla denuncia penale per arrivare dopo tempi, spesso lunghi anni, alla pratica di rimborso. Spesso purtroppo le vittime di usura non riescono a restituire le somme dovute a titolo di mutuo, una criticità che negli ultimi anni, e ora con la crisi dovuta alla pandemia, emerge con sempre maggiore chiarezza. Per questo pensiamo sia necessario avviare un’attenta riflessione sugli effettivi benefici apportati alle aziende vittime di usura dall’erogazione di un mutuo, anche se a tasso zero, ai fini del reinserimento nell’economia legale. Il disegno di legge che presentiamo mira, pertanto, a superare le criticità evidenziate disponendo la trasformazione del mutuo in un contributo a fondo perduto da riconoscere a titolo di ristoro alle aziende vittime di usura, estendendo, pertanto, alle stesse il medesimo trattamento previsto per le vittime di attività estorsive”. Così i senatori del Pd Gianni Pittella e Franco Mirabelli, primi firmatari del disegno di legge sottoscritto anche da altri senatori del Pd.