Governissimo al Comune di Matera, Antonio Cappiello (Noi con Salvini): dal PD al PD passando per la Poli Bortone: l’allegra ammucchiata che cerca alibi e tradisce il voto.
Copione rispettato. Il renzusconismo in salsa materana è servito. Ormai ufficialmente i cittadini sanno che ai piani alti del Palazzo il loro voto non conta. Ma prendono atto anche del totale fallimento del progetto politico che premiarono nel 2015. È infatti una sonora
bocciatura quella che accompagna l’operazione di straripamento a sinistra del governo De Ruggieri, per altro impercettibilmente addolcita dalla presenza della Poli Bortone in giunta. L’allegra brigata di liberatori, che solo due anni fa conquistava il Palazzo di via Aldo
Moro promettendo trasparenza e coinvolgimento diretto dei cittadini, ha cambiato idea in corso d’opera ma per il bene comune, come pretendono di lasciarci credere, riuscendo per altro anche a fare un uso strumentale e demagogico degli appelli del Vescovo, pur di costruirsi un alibi credibile. Di quella divisiva campagna comunicativa di due anni fa e dei suoi effetti speciali, non resta che un ricordo sbiadito. Molto più vivo invece è quello dei disagi che i cittadini hanno subito dovuto sopportare, derivanti ad esempio dalla disastrosa gestione dei rifiutio dall’assenza di una reale pianificazione. Nel corso dei mesi e ancora di più dopo gli ultimissimi sviluppi sono venute a galla le macchinazioni dei soliti manovratori oscuri (anzi grigi, visto che sono ben noti a tutti), a cominciare da quelle provenienti dalla Regione che
dell’operazione “armata Brancaleone” è stata, all’epoca, fra i principali sponsor. Allo stato dei fatti, è dunque con orgoglio e soddisfazione che “Noi con Salvini” rivendica la scelta espressa
alla vigilia del ballottaggio di due anni fa, quando, prevedendo il conto salatissimo che avrebbe fatto pagare alla comunità in caso di vittoria, decidemmo di non votare De Ruggieri e fummo accusati di tradimento da parte di quella stessa armata variopinta che ora si allea
con Adduce. Al tanto odiato nemico di ieri, accusato – a questo punto, verrebbe da dire, solo per invidia – di una gestione bulimica del potere e di Matera2019 in particolare, De Ruggieri oggi apre dunque porte e portoni. Insomma con una formula facile facile: dal PD al PD,
passando per la Poli Bortone, con tutto il corredo di reticoli politici ed extra-politici che già scalpitano alle spalle della nuova giunta.