Pio Abiusi esprime alcune riflessioni politiche sul Governissimo che si formato al Comune di Matera. Di seguito la nota integrale.
Pio ABiusi: Governo di lunga degenza
Si sono usati tanti aggettivi per definire la composizione della giunta De Ruggieri che “governa” attualmente la città. Quello più appropriato è sicuramente : governo di lunga degenza se non vi è il trapasso prima si arriva alla tornata elettorale della primavera del 2020, nel frattempo l’appuntamento del 2019 fatto di eventi – chi non ricorda la definizione di “eventificio”- sarà concluso e garantito dalla Fondazione. La Fondazione ha completato il suo organigramma mancava il Presidente e sarà Salvatore Adduce, del resto l’Aurelia Sole già sapeva all’atto della nomina di dover tenere il posto al caldo. La Fondazione ha il suo badget composto da 42 Meuro di soldi pubblici, il resto arriverà – 10 milioni d euro – dalle società petrolifere con il beneplacito del Circolo La Scaletta ed il Dossier sarà realizzato. Il controllo formale della spesa è assicurato dalla procedura Si.Ge.Co.- Sistema Generale di Controllo-e la rendicontazione arriverà, passando attraverso varie fasi, fino al NUVEC- Nucleo di Verifica e Controllo- della Agenzia per la coesione territoriale.Torniamo al governo cittadino di Lunga Degenza, preso dagli eventi da inaugurare trascorrerà con mesta malinconia e spruzzi di auto celebrazione i due anni e frazione che restano per la tornata elettorale. Nel master- plan è stata conteggiata anche la tara per netto ma le cifre indicate sono corrette. Dai circa 129 meuro disponibili bisogna scorporare i 24,7 di Fsc e che sono fondi rivenienti dall’accordo di programma quadro sottoscritto nel Novembre del 2013 per finanziare progetti inclusi in buona parte nei fondi PISUS. Quei Pisus che facevano parte della programmazione UE 2007/2013 e furono assegnati alla città nel 2011 per 33,4 Meuro; le schede dei progetti erano già pronte nel 2009 tanto è che si discussero in una pubblica assemblea a pochi mesi dall’insediamento della amministrazione Adduce. Quei fondi furono stralciati per circa 20 Meuro nel Luglio del 2012 perchè ci si rese conto che quegli interventi non sarebbero stati completati per il 31-12-15 e le risorse stralciate sono confluite negli FSC. Gli interventi rimasti in capo al Comune sono stati completati, quasi nella loro interezza entro la fatidica data del 31-12-15, alcuni sono alla attenzione dell’autorità inquirente. Ritorniamo ai nostri FSC, sono interventi andati non senza problemi in appalto entro il 30-6-16 ma è bene ribadire che gli FSC si riferivano ad un convoglio pronto a partire e già presente in stazione. Veniamo al netto a disposizione di questa amministrazione pari a circa 106 meuro, le note dolenti. 39 Meuro sono rivenienti dalla legge di stabilità 2016 e sono risorse vaghe sia per la spesa che per la reale disponibilità, il Governo è alla canna. I 7 meuro del Patto per la Basilicata, di renziana memoria, sono una scommessa. Il buon Renzi “assegnò” alla Basilicata con firma apposta in pompa magna 3,842 miliardi di Euro di questi 2,250 Miliardi erano già assegnati alla Regione ed esistono contabilmente perchè rivengono o dalla dotazione europea o dai Fondi di Coesione e sviluppo, gli altri 1,6 Miliardi appaiono sempre più una chimera tenuto conto di quello che occorre per risanare Alitalia e le Banche in dissesto e poi non si sa che altro. I 46 milioni di uro euro, in totale, se ci saranno arriveranno…a babbo morto. Veniamo ai residui 60 miioni di euro che esistono realmente. I 9,6 milioni di euro del Piano Città, Matera se li vide assegnati nel marzo 2013 e con quelle risorse vi sarebbero stati ulteriori interventi al teatro di La Martella e dintorni ed il recupero della scuola Bramante. Del bando di gara indetto nel Marzo 2015 relativo alla progettazione del Teatro di La Martella si sono perse le tracce e dell’affidamento dei lavori per la scuola Bramante si spera che essi inizino per il 2018 eppure il governo nazionale sul piano città ci aveva scommesso e la passata amministrazione ci si era dedicata. Per quanto riguarda il Bando per le Periferie e per il quale Matera ha avuto un finanziamento di 13 milioni di euro, il Governo ha recuperato i 2,1 Miliardi necessari a finanziare tutti i 120 progetti scelti ma noi siamo al palo, firmeremo un accordo di programma, quando chiamati, fatto di chiacchiere? Appare evidente che saranno interventi che vedranno la luce ad andar bene dal 2020. Vi sono poi i 37 miiioni di euro finanziati dalla programmazione UE 2014/2020 nell’ambito dei Po-Fesr e rientranti negli ITI -sviluppo urbano- ma se ne sono perse le tracce. Si sarebbero dovute approvare le schede entro 130 gg. dalla data di emissione della delibera regionale (Ottobre 2016) e sono fasi in cui viene richiesta la partecipazione democratica ma non si è visto nulla come non sono stati coinvolti neppure i partner privati che dovranno gestire alcuni interventi. Siamo al vuoto assoluto! Ultimamente il Comune di Potenza ha destinato 2,5 meuro degli ITI disponibili per integrare il programma di intervento che ha riscosso molto successo ed è stato rifinanziato dalla Regione denominato CreOpportuità, i 2,5 milioni di euro messi a disposizione dal Comune di Potenza sono riservati ai giovani residenti a Potenza, ovviamente.Il Comune di Matera che fa…dorme? E’ del tutto evidente che gli ITI o come si chiameranno una volta stralciati dalla disponibilità del Comune saranno riassegnati con fondi nazionali e con accordo di programma sottoscritto dalla amministrazione che nascerà dalla tornata elettorale del 2020. Volendo concludere possiamo sperare che questa amministrazione intervenga a ripristinare, semmai prima che finisca il suo mandato, il muro che impedisce l’utilizzo del sentiero di collegamento tra la città e la murgia , che ha deciso il consiglio direttivo della Scaletta? Ci sono amministrazioni che spendono diversi Meuro per creare attrattori spesso inutilizzati, noi ne abbiamo uno acquisito praticamente gratis e che ha riscosso un grosso ed insperato successo ed è miseramente abbandonato. Siamo già al trapasso dopo la lunga degenza?