Approvato Decreto Dignità, Arnaldo Lomuti, senatore lucano Movimento 5 Stelle: “Una legge dalla parte dei lavoratori e delle imprese coscienziose”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Questo è il segnale evidente di un governo che sta dando avvio ad un vero cambiamento, un cambiamento che inizia finalmente a mettere le persone al primo posto, un cambiamento che guarda al bene comune, all’interesse dei tanti e non dei pochi.
Con la legge appena approvata si interviene sulle tutele dei lavoratori, con una tutela reale, quella economica, perchè il diritto del lavoratore è nella giusta compensazione, in un giusto risarcimento.
Aumentando questa garanzia il datore di lavoro sarà portato a licenziare solo se necessario o se realmente esistono condizioni di incompatibilità.
Altresì il Governo ha voluto ridurre i tempi dei contratti a termine, per ostacolare la speculazione sulle forma contrattuali precarie, tutti sappiamo che qualunque datore di lavoro e qualunque impresa è in grado di valutare nell’arco di due anni se il dipendente abbia o meno le caratteristiche per essere assunto a tempo indeterminato, andare oltre tali tempi voleva dire, favorire lo sfruttamento del precariato.
Inoltre, sono state inserite clausole di buon senso, ovvero chiedere le motivazioni di recesso e la richiesta di casuali per giustificare l’eventuale necessità di rinnovare o prolungare un contratto determinato.
Nessun datore di lavoro licenzia un dipendente capace ed affidabile e se licenzia, è giusto che paghi adeguatamente, perchè non è solo l’impresa ad investire nel dipendente ma è anche il dipendente che investe il suo tempo e il suo impegno, nell’impresa.
Riequilibrare un rapporto di dignità questo è quello che fa la nuova legge.
Il decreto inserisce anche delle norme in contrasto alla delocalizzazione, delle disposizioni che non sono altro che un freno verso coloro che vogliono avvantaggiarsi di finanziamenti pubblici per speculare.
Qualunque imprenditore programma e pianifica un investimento ed il tempo produttivo di una nuova attività con una strategia a medio termine, di 5 anni, considerando nel business plan, variabili, imprevisti e difficoltà.
Delocalizzare prima di questo arco temporale vuol dire aver pianificato la delocalizzazione, la speculazione e lo sfruttamento dei dipendenti.
Quindi il Governo ha voluto difendere gli investimenti pubblici, i lavoratori, gli imprenditori seri e responsabili di cui l’Italia e la Basilicata hanno bisogno; specie la Basilicata, dove troppo spesso abbiamo assistito a speculatori che hanno “preso” i soldi e poi sono scappati lasciando cattedrali nel deserto e disoccupazione.
Per completare l’intervento a favore del lavoro e delle imprese sono state inserite delle misure importanti di semplificazione fiscale, che iniziano a modificare il rapporto tra fisco e imprese, dove lo Stato comincia a percorrere un sentiero diverso, avvicinarsi al contribuente anzichè essere nemico oppressivo.
Questo decreto è un inizio importante di cambiamento è l’inizio di una nuova prospettiva.