Un piano per il mondo del lavoro e l’occupazione, rapporti e sinergia con l’Unione europea, grande attenzione alla scuola che potrà recuperare una parte del tempo perso in estate, prolungando le lezioni fino a fine giugno. E un’accelerazione sulla somministrazione dei vaccini, valutando in particolare gli aspetti della logistica e della produzione. Sono i punti principali illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti minori durante il secondo giro di consultazioni iniziato oggi pomeriggio alle 15. Ma soprattutto la scuola. Il futuro governo, secondo il premier incaricato, dovrà “rimodulare il calendario scolastico” dell’anno in corso e assumere più docenti, così da recuperare le lezioni perdute per la pandemia attivando ore di recupero. L’ex numero uno della Bce non ha spiegato come intenderebbe agire ma ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti. Avrebbe poi ricordato che a inizio anno scolastico c’erano 10mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto. Quindi, lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico, avrebbe aggiunto Draghi, oggi impegnato in colloqui lampo, più veloci rispetto a quelli dei giorni scorsi, con i partiti minori e domani con le formazioni di maggior peso: Pd, Iv, Leu, Fdi, Fi e Lega. Mentre mercoledì alle 12.45 vedrà i leader di Cgil, Cisl e Uil alla Camera dei deputati.
Dal Carroccio, invece, arriva una nuova apertura, inaspettata, da parte del leader Matteo Salvini che si è detto disponibile ad appoggiare il governo Draghi anche sul tema migranti e sull’europeismo. Una svolta che ha dell’incredibile se non fosse dettata da ragioni di opportunità. Nel corso di un punto stampa a Milano, il leader della Lega infatti ha detto che “sul tema immigrazione noi proporremo l’adozione della legislazione europea. A noi va bene che l’immigrazione in Italia sia trattata com’è trattata in Francia e in Germania. Con le stesse regole”. E rispondendo a una domanda sullo sbarco della nave Ocean Viking ha aggiunto: “Bisogna coinvolgere l’Europa in quello che non è un problema solo italiano”. Ma non basta. Il senatore Salvini ha anche detto che domani, nel corso del secondo giro di consultazioni con Draghi, porterà come priorità la salute: “C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni. Proporremo a Draghi il modello Bertolaso” sui vaccini. Attirandosi le critiche del Pd, che per bocca del vicepresidente dei deputati Michele Bordo avverte su Twitter: “Non si può davvero sentire che #Salvini proponga come priorità, per vaccinare tutti gli italiani, il modello lombardo di Bertolaso. Altro che governo per gestire e superare le emergenze. Così le emergenze rischiamo di aggravarle”.
Ma Salvini non è stato l’unico leghista a sorprendere per la svolta europeista. Marco Zanni, parlamentare del Carroccio a Bruxelles, ha infatti difeso Draghi dalle critiche del leader dell’ultradestra Jörg Meuthen “Questo – dice Zanni- non è il momento delle polemiche, ma di lavorare per il bene dell’Italia e degli italiani. Se qualcuno all’estero critica il professor Draghi per aver difeso l’economia, il lavoro e la pace sociale europea – quindi anche italiana – e non solo gli interessi tedeschi, questa per noi non sarebbe un’accusa, ma un titolo di merito”.
Il presidente incaricato Mario Draghi ha dato oggi il via all’ultimo giro di consultazioni che si chiuderanno domani. Poi dovrà riferire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sciogliere la riserva. Dopo aver incassato nel primo turno dei colloqui il favore della Lega e di Forza Italia, oltre che degli attuali partiti della maggioranza e dei centristi, ora l’ex presidente della Bce con i partiti ha affrontato il nodo del programma di governo incontrando oggi le formazioni politiche minori: Misto, Autonomie, Più Europa e Noi con l’Italia. Consultazioni lampo che proseguiranno nella giornata domani, dopodiché Draghi dovrà trovare la sintesi entro venerdì.
Dovrà decidere se dare vita a un esecutivo sul modello Ursula, tecnico, o tecnico-politico. Decisione che potrebbe prendere dopo aver incassato il sostegno della Lega. Nel centrodestra, infatti, l’unico partito ad essere ancora apertamente schierato contro il governo Draghi è Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che continua a invocare il voto. E ha inviatoal presidente del Consiglio incaricato una lettera e sei schede sintetiche con le principali proposte di FdI sulle grandi priorità dell’Italia. Dopo, invece, il forfait del primo giro di consultazioni, questa volta Silvio Berlusconi vorrebbe assolutamente esserci per guidare la delegazione di Forza Italia, attesa domani da Mario Draghi per il secondo round.
Gli studenti purtroppo hanno perso molto tempo per la pandemia. Bisognerà rivedere il calendario per recuperare una parte del tempo perso in estate, prolungando le lezioni fino a fine giugno. È l’ipotesi scaturita nel confronto tra i gruppi parlamentari e Mario Draghi. Il premier incaricato ha sottolineato l’importanza cruciale che riveste la scuola nel programma di governo, ha ricordato che intende porre rimedio al ritardo educativo e al disagio psicologico vissuto dai ragazzi, e si è soffermato sulla necessità di arrivare pronti alla riapertura delle scuole a settembre, sia in termini di prevenzione Covid, che in termini di personale e dotazioni. Ma non solo questo. Per recuperare un po’ del tempo perso già quest’anno si valuta il prolungamento della fine delle lezioni nel mese di giugno. Assumere poi più docenti. Nel programma esplicitato da Draghi, quindi, la scuola è una priorità. Avrebbe ricordato che a inizio anno scolastico c’erano 10mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto, avrebbe aggiunto l’ex numero uno della Bce.
Nella foto Mario Draghi a Matera il 12 maggio 2017 in occasione della visita del G7 con i Ministri dell’Economia dei sette paesi più industrializzati del mondo.