“Il Mezzogiorno e’ inchiodato ai suoi numeri che raccontano un declino inarrestabile che incrementa la diseguaglianza delle regioni del Sud rispetto alle altre del Paese e dell’Europa. Si tratta di numeri impietosi che descrivono un depauperamento che e’ umano prima ancora che economico e che giudicano in modo inoppugnabile le politiche pubbliche di questi anni, sia nazionali e regionali”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “ Apprendiamo che il presidente Renzi verrà nella città di Matera nelle prossime settimane . Ci auguriamo presenti, in quella circostanza, una proposta concreta per il Sud e la presenti al Paese nella città designata capitale europea della cultura per il 2019 che da vergogna nazionale ambisce a divenire frontiera di un nuovo riscatto e di un nuovo meridionalismo. Speriamo presenti una agenda concreta che parta dalla disincaglio della delibera Cipe del 2011 che deliberava il cosìdetto ‘piano del sud’ con opere infrastrutturali puntuali e relativi impegni finanziari, non attuati. Non e’ tollerabile che le risorse dei fondi della coesione per il Sud siano bloccati per 17 miliardi, oppure i piani delle Regioni meridionali scontino una dequalificazione che ha inflitto un colpo mortale alle politiche regionali ed all’ambizione che queste avevano all’inizio del regionalismo e dopo l’intervento straordinario della cassa del mezzogiorno. Un corto circuito che ha determinato nelle regioni del Mezzogiorno un significativo volume di spesa senza impatto sulle condizioni dello sviluppo. Anzi le condizioni di svantaggio sono finanche accresciute. Il presidente Renzi ha annunciato che ci sono 95 md di euro da qui al 2023 a cui si devono aggiungere i 17 miliardi non spesi dei fondi di coesione. Il Sud ha bisogno di politiche e di strumenti che garantiscano l’efficacia degli impatti, sia sui tempi di realizzazione che sulla qualità dei risultati”.
Gen 26