Governo regionale e Sanità Lucana, Summa (Cgil Basilicata): “Basilicata sempre più smarrita e senza direzione, ripiegata alle sole logiche di potere e gestione. Il caso San Carlo emblema di tale degrado”. Di seguito la nota integrale.
A sette mesi dall’insediamento del governo Bardi la Basilicata è ormai sempre più smarrita senza una direzione politica, senza un’idea progettuale di sviluppo e con una struttura regionale sfibrata dalla carenza di personale e in particolare delle figure dirigenziali, priva di governo nei suoi settori nevralgici.
Si naviga a vista senza porsi il tema dei temi e cioè di come definire la riorganizzazione dell’intera macchina amministrativa regionale per affrontare una fase assai complessa che attraversa il sud e la nostra Basilicata, che rischia di pagare un prezzo ancora più alto di quello che già abbiamo pagato nella crisi più lunga degli ultimi cento anni.
Un’economia segnata dalla perdita di pezzi importanti di aziende e occupazione: dal 2007 a oggi circa sette mila posti di lavoro persi, tremila giovani che ogni anno abbandonano la nostra terra. Una situazione che, unitamente allo spopolamento e all’invecchiamento, rischia di cancellare definitamente la nostra regione.
E di fronte a processi così profondi che richiederebbero analisi, confronto e soprattutto una nuova e condivisa programmazione da qui ai prossimi anni, il presidente Bardi continua in un’azione solitaria di governo. Un’azione politico amministrativa tutta incentrata sulla sola gestione delle contingenze emergenziali.
Quello che sta succedendo al San Carlo negli ultimi giorni ne è solo l’ultimo esempio.
Il salvataggio in extremis dell’azienda ospedaliera attraverso l’assegnazione di ulteriori risorse derivanti dall’incremento del 5% del Fsr, con il quale sono stati sventati i licenziamenti che avrebbero messo alla porta 70 tra infermieri e oss precari e messo a rischio i livelli di assistenza ospedaliera, è la dimostrazione tangibile di quale sia il modus operandi.
Tra licenziamenti, nomine illegittime e nomine discrezionali, cosa deve ancora accadere affinché il presidente della Regione assuma le giuste determinazioni atte a garantire il diritto alla salute dei lucani? Il quadro di peggioramento della qualità dell’assistenza sanitaria e della riduzione delle prestazioni è sempre più evidente.
Di fronte al caos che ormai regna sovrano nel San Carlo non si può continuare a far finta di nulla consentendo il protrarsi di una gestione personalistica che sta portando verso il baratro la più grande ed importante azienda ospedaliera regionale.