Gruppo consiliare Montalbano-La città che vogliamo: “Solidarietà al mondo agricolo montalbanese”. Di seguito la nota integrale.
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale tenutosi a Montalbano Jonico si è discusso ampiamente dei problemi e delle criticità che attraversa da molti anni il mondo agricolo della città jonica, che è pari a quelle degli altri comuni limitrofi, ma anche per certi aspetti diversi, ciò dovuto alle specifiche caratteristiche orografiche. In particolare, si è parlato di come migliorare l’erogazione idrica sin dalla primavera prossima, evitando, a volte, tempi lunghi tra una turnazione e l’altra, con grave rischio di sofferenza e stress idrico per le coltivazioni. Dopo tanti sacrifici che gli agricoltori stanno sostenendo da lungo tempo, è opportuno che ciò che si può migliorare lo si debba fare. Per un fatto di giustizia sociale, ma anche per motivi economici di sussistenza per le tantissime famiglie che vivono di reddito agrario. Assemblea aperta anche agli interventi degli agricoltori. Con voto finale di un documento che elenca le varie richieste, e che, sebbene prodotto dalla sola maggioranza, ha visto il voto favorevole anche delle minoranze presenti in consiglio comunale, con una propria importante integrazione. Gli stessi Gruppi di opposizione hanno sottolineato e stigmatizzato il “modus operandi” dell’Amministrazione, che a parole fa appello a tutte le forze politiche presenti in Consiglio, ma poi nella pratica si smentisce in quanto lo stesso ordine del giorno è stato presentato senza alcuna preventiva condivisione. Pur davanti a questo affronto, che è seriale ormai, come gruppo consiliare abbiamo voluto dare ancora una volta dimostrazione di maturità politica, ben superiore, come spesso sta accadendo in questi cinque anni, a chi amministra. Dunque nostro voto favorevole non concesso alla maggioranza, ma agli agricoltori montalbanesi.
Anzi, impegnandoci personalmente affinché gli esponenti della giunta regionale intervengano con sollecitudine per dare pareri e prendere impegni concreti rispetto alle richieste avanzate dagli agricoltori presenti. Così come il Consorzio di Bonifica di Basilicata e Acque del Sud devono meglio programmare le varie fasi della distribuzione dell’acqua. Certi che il problema della carenza idrica è da imputarsi non solamente alle stagioni siccitose, ma anche all’annosa questione della grande perdita di acqua che si registra lungo le condotte che la trasportano. Nonché alle non più rinviabili operazioni di “sfangamento” delle dighe stesse, perché si possa avere la piena disponibilità degli invasi nel raccogliere le acque che vi affluiscono, attraverso i tanti corsi d’acqua presenti nella regione.