E’ la più giovane squadra di dirigenti politici d’Italia con una media d’età che fa “impallidire” persino la giovane squadra di Renzi: il gruppo dirigente IdV della Basilicata ha una media di poco superiore ai 30 anni. Ad affiancare Maria Luisa Cantisani, eletta segreteria regionale oltre che dai delegati presenti al Congresso Regionale del partito anche dagli iscritti on-line, la più giovane segretaria in assoluto (32 anni), ci sono Carmine Ferrone (assessore al Comune di Bella, tesoriere), Giuseppe Trivigno (responsabile dei Giovani) e Grazia Stigliano (componente dell’esecutivo nazionale in rappresentanza della Basilicata). Ma il rilancio di IdV in Basilicata, in prosecuzione di quanto è già accaduto nelle altre regioni, non è solo all’insegna del ricambio generazionale – come ha sottolineato Luciano Pisanello, responsabile nazionale organizzativo de partito – cambiamento voluto dal nuovo segretario nazionale Ignazio Messina e testimoniato dai nuovi gruppi dirigenti del territorio. Il percorso politico riparte da quei valori che – ha detto Pisanello – continuano ad essere fortemente attuali e moderni specie dopo la profonda delusione degli italiani per il M5S che si era presentato come l’alternativa al sistema politico e che non va oltre la protesta e dopo il “fenomeno dei forconi” che non riesce a dare sbocco ad un’altra protesta popolare. C’è dunque uno spazio nel centrosinistra che – ha aggiunto – appartiene solo a IdV e che IdV intende riprendersi attraverso un patto con i cittadini.
A crederci non ci sono solo giovani. Al congresso in prima fila ad incoraggiarli, gli amministratori locali, tra i quali Michele Grieco, assessore alla Provincia di Matera, Di Ciommo assessore al Comune di Melfi, Lorenzo Petracca consigliere comunale di Brienza, professionisti, esponenti della società civile e candidati nelle recenti elezioni regionali con il proprio bagaglio di esperienza e di progettualità da trasmettere alle giovani generazioni.
Gaetano Cantisani nel passaggio di testimone ha affidato a Renzi una “lettera di Natale” per chiedergli l’accelerazione del cambiamento. . Resta purtroppo l’amarezza per non aver ottenuto il seggio in Consiglio per alcune centinaia di voti. C’è inoltre – continua Cantisani – una specificità lucana che è nell’appartenenza al centrosinistra: il Pd e gli altri partiti della coalizione hanno riconosciuto il nostro impegno che è stato un valore aggiunto per il risultato del Governatore Marcello Pittella, consentendo di “arginare” la fuga alle urna. Una “missione” che – ha sottolineato Carmine Ferrone – vedrà impegnato il gruppo dirigente di IdV impegnato a riorganizzarsi sul territorio e a diventare esempio di buona politica. Ogni cittadino può dare il suo fondamentale contributo per ricostruire sul territorio quella sete di valori, passione civile e impegno politico che ha contraddistinto la nostra storia. Per questo occorre ripartire dalle nostre battaglie, dal nostro dna, continuando a parlare con i cittadini e mostrandoci fieri di ciò che abbiamo fatto per il Paese. Ora siamo più leggeri e anche più credibili perché ci siamo liberati dei pesi superflui.
Secondo Maria Luisa Cantisani “per mettere in atto i propositi della nuova politica non si può prescindere dalla forma di partito. La nuova forma di partito che immaginiamo noi e che vorremmo mettere in atto in Basilicata non può assolutamente prescindere da un nuovo apporto di reciprocità tra eletti, amministratori e iscritti; dalla partecipazione della base al processo decisionale con conseguente valorizzazione dei territori; dall’apertura totale agli iscritti, simpatizzanti ed elettori che vorranno contribuire con idee e attività professionali allo sviluppo dei progetti; dal rinnovamento della classe dirigente e della trasparenza.
Saremo noi che dovremo dare l’esempio con il nostro comportamento, riportando alla politica tutti i cittadini che sono delusi e disillusi e non credono ormai più a niente. E solo con il coraggio dell’esempio che potremo uscirne. Solo con la concretezza del fare che potremo dare e ridare una speranza. Vogliamo essere un partito che rappresenti un “Fattore di riaggregazione”, che si ponga in modo aperto e costruttivo all’interno della coalizione di centrosinistra col fine di promuovere ed appoggiare il tentativo di costruzione della “Casa comune dei Riformisti”.
Indicare, costruire una nuova strada di benessere per la regione Basilicata, che diventi anche modello nazionale”.
MEZZOGIORNO: MESSINA (IDV), SERVE UN RI-ORIENTAMENTO DELLA STRATEGIA NAZIONALE
“Ha ragione il Presidente della Svimez Adriano Giannola quando dice che il Mezzogiorno può essere l’elemento che cambia lo scenario economico e di sviluppo dell’intera Italia. Qualsiasi politica di crescita del Paese, infatti, non può che partire dallo sviluppo del Sud ed è illusorio che si possa ragionare per compartimenti stagni: lo afferma Ignazio Messina Segretario Nazionale Italia dei Valori in riferimento alle dichiarazioni di Giannola oggi a Potenza, il quale – aggiunge – “con il suo invito a “resettare tutto” ha riacceso i riflettori sulla questione Mezzogiorno ancora piuttosto in ombra nella Legge di (In)Stabilità e nelle politiche del Governo Letta”.
“Così, in un quadro di crisi generale il GAP tra Nord e Sud continua ad aumentare senza che questo Governo metta in campo le misure necessarie per far ripartire in maniera unitaria l’economia intera. Ripartire ragionevolmente le risorse, riequilibrarle in maniera tale che questo GAP venga ridotto è il punto di partenza. Secondo le stime Svimez il Pil del Meridione resterà inchiodato allo 0,1%. Ciò significa che una parte dell’Italia rimarrà in stagnazione e non crescerà. E’ proprio qui – dice Messina – che il Governo deve intervenire. Investimenti pubblici, riqualificazione del patrimonio urbano, energia e fonti rinnovabili, impiego, imprenditorialità, formazione, corsi di aggiornamento sono tutti ingredienti utili per il Mezzogiorno e la sua crescita. Serve quindi un ri-orientamento della strategia nazionale. Tutto questo per garantire che si interrompa il flusso dell’emigrazione dai territori del Sud e per ripensare l’intero piano di sviluppo per creare opportunità occupazionali nell’ottica che investire al Sud significa tenere in piedi l’intero Paese.”
La VOCAZIONE politica per principi in cui veramente si crede e, sopratutto, il lavoro per il bene esclusivamente comune, non hanno età.
ma dipietro che fine ha fatto?
fate ridere