Guarente nuovo sindaco di Potenza, l’analisi del voto del PD Potenza nella nota del segretario cittadino Pessolano. Di seguito il testo integrale.
Il risultato elettorale che ha portato una sconfitta chiara e senza appello per il PD della città di Potenza merita una riflessione seria ed attenta su quanto accaduto, sui presupposti politici che ne hanno caratterizzato il risultato e su quale sia l’indirizzo di rilancio della piattaforma programmatica del partito per il futuro.
Dal suo insediamento, che risale all’estate scorsa, la segreteria ha dovuto prendere atto di una condizione di totale inagibilità politica all’interno dell’amministrazione comunale, frutto di assetti preesistenti in cui, all’interno dello stesso gruppo consiliare, le diverse sensibilità dei singoli consiglieri non hanno prodotto una sintesi unitaria sull’indirizzo del partito.
Il succedersi degli appuntamenti elettorali a stretto giro uno dall’altro ha fatto tardare la programmazione delle forze da mettere in gioco per le amministrative, con molti pezzi di classe dirigente che non hanno risposto all’appello di sostenere attivamente la lista del Partito Democratico in una sfida che si preannunciava difficilissima.
Condurre una campagna elettorale senza il supporto della classe dirigente (salvo le note eccezioni) ha alimentato la percezione di essere stati lasciati soli, aumentando il carico di responsabilità nei confronti di un gruppo che, nonostante tutto, ha avuto il coraggio di averci messo faccia, cuore e passione.
Il Partito Democratico attraversa un mare agitato e quelli che sono sulla nave possono calare le scialuppe per scappare verso acque più tranquille o rinforzare scafo ed equipaggio per attraversare la tempesta e condurre la barca verso nuovi orizzonti.
Lasciare il timone sarebbe la scelta più facile, resistere alle onde è un impegno certamente maggiore ma sicuramente più gratificante. Per il bene del partito, nello spirito collegiale che ha sempre contraddistinto il modo di interpretare il proprio ruolo, la segreteria rimette nella valutazione della Direzione, da tenersi subito dopo l’assemblea regionale, l’analisi del modo migliore per superare la fase elettorale e rilanciare l’azione del partito.