Martedì 8 e mercoledì 9 ottobre dalle ore 21 all’auditorium Gervasio saranno portate in scena le repliche dello spettacolo “Humana Vergogna”. Di seguito le riflessioni sull’evento di Vincenzo Viti.
“Nei prossimi due giorni Matera tornerà a immergersi nel Teatro dell’Orfico. Recitazione e danza,coinvolgendo direttamente gli spettatori, daranno vita ad una rappresentazione pop, performativa, autoironica, leggera, immagino con finalità eminentemente terapeutiche e liberatorie. Si darà vita ad un processo di rimozione dei “massi di pietra” e dei tabù dalle “anime” in cerca di riscatto dai sensi di colpa che ovunque mortificano la vocazione umana ad una libertà senza gravami. ‘Vaste programme” che confida sia sul linguaggio del corpo e sulle sue qualità narrative, sia sulla efficacia di una originale “terapia del dolore” curativa di tutte le vergogne che ci infligge la civiltà del nostro tempo. Nel nostro caso, poiché siamo a Matera,della “Vergogna” che indignò all’epoca della scoperta dei Sassi e della loro miserabile condizione. Tema ripetutamente richiamato per suggestione lirica, quasi ad attribuirgli un carattere senza tempo, quasi definitivo.
Dopo il grande successo del debutto nel carcere di Matera a marzo e il tour internazionale appena concluso, “Humana Vergogna” il prossimo 8 e 9 ottobre sarà all’Auditorium Gervasio di Matera alle ore 21:00.
Humana Vergogna è la performance diretta da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, nell’ambito del progetto di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura “La poetica della vergogna”, co-prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019 e #reteteatro41 (Compagnia teatrale Petra, Gommalacca Teatro, L’Albero e IAC).
Dopo la tappa di Novi Sad (Serbia) dove è stato premiato come miglior spettacolo del Festival Infant per la particolare espressività nella zona di confine tra teatro e altre arti o campi della creatività, Brindisi il 5 settembre, Podgorica (Montenegro) il 9 settembre e Skopje (Macedonia del Nord) il 16 settembre, Humana Vergogna l’8 e il 9 ottobre verrà replicato a Matera presso l’Auditorium Gervasio.
La performance è inclusa nel Passaporto per Matera 2019. La prenotazione è obbligatoria su Matera Events (link https://www.materaevents.it/events/view/teatro/4062/humana_vergogna) o presso l’Infopoint di Matera 2019.
Il tour è realizzato grazie al sostegno dei festival balcanici e di Eu Japan Fest. Un supporto significativo viene anche dalla Regione Puglia-Assessorato all’Industria Culturale e Turistica e il Teatro Pubblico Pugliese che, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione Patto per la Puglia 2014/2020, ha stipulato con #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 un protocollo d’intesa finalizzato a sostenere la programmazione delle produzioni e coproduzioni artistiche pugliesi (l’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce è partner del progetto La poetica della vergogna) in contesti nazionali ed internazionali, al fine di consolidare la presenza delle stesse all’interno dei più importanti festival e vetrine di richiamo nazionale ed internazionale.
Humana Vergogna attraverso un linguaggio ironico che unisce teatro e danza è una performance che gioca sull’elemento POP e sulla relazione diretta con lo spettatore. Indaga il tema della vergogna individuale e collettiva, familiare e sociale attraverso una costruzione drammaturgica dove il corpo diventa narrazione e conduce lo spettatore in una dimensione ludica.
In scena cinque performer – Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi, Mariagrazia Nacci, Simona Spirovska e Ema Tashiro – che si rivelano sotto una pelliccia da orso che funge da schermo protettivo che presto cadrà a pezzi per fare posto a una realtà taciuta fino a quel momento. E allora sarà il tempo di liberarsi, con autoironia e leggerezza, di pesi legati all’anima come massi di pietra, dunque di mostrare obesità, imperfezioni e bellezze del proprio fisico, di confessare davanti a tutti le proprie vergogne. Come quella di una donna di baciare un’altra donna, o la vergogna del diverso, del fallimento, dei pregiudizi. C’è anche la vergogna per il proprio Paese (come a Skopie, dove è consentito ai cittadini di uccidere i cani), o quella di chi è costretto a subire derive autoritarie che legittimano soprusi e iniquità. E “vergogna” è anche la parola (seguita dall’aggettivo “nazionale”) che cinquanta anni fa Palmiro Togliatti scelse per denunciare, all’Italia tutta, le condizioni disumane in cui vivevano gli abitanti di Matera dentro le anguste grotte dei Sassi.
Performer e contributi alla creazione artistica:
Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi, Mariagrazia Nacci, Simona Spirovska, Ema Tashiro
Humana Vergogna è il risultato performativo del progetto La poetica della vergogna, coprodotto da #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in partenariato con Compagnia Teatrale Petra, Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Osservatorio Balcani-Caucaso, Artopia di Skopje, Ballo di Podgorica, Digital Wolf, in collaborazione con Zebra Cultural Zoo.