I dipendenti dei supermercati di Bernalda e Metaponto hanno inviato una petizione al Commissario prefettizio del Comune di Bernalda, Mariarita Iaculli per chiedere maggiore tutela e la chiusura di domenica delle attività commerciali per frenare la diffusione dei contagi da Coronavirus.
All’attenzione del Commissario straordinario, Mariarita Iaculli
Egregio Commissario,
le scrivo a nome di tutti i dipendenti delle attività commerciali di Bernalda, oltre che da cittadino e membro di una comunità che da sempre, è accanto alle esigenze di ognuno.
Capiamo bene che venire incontro alle molte richieste, non deve essere affatto facile, ma da buon rappresentante del nostro amato paese, al quale siamo tanto legati, le chiediamo di prendere in considerazione, la possibilità di prorogare le chiusure dei supermercati, nei giorni festivi.
In questo periodo così complicato, in cui la vita sembra non scorrere e la normalità sembra non voler tornare, lavorare, non è sicuramente la cosa più semplice da fare; eppure, non ci siamo mai lamentati, offrendo i nostri servizi, anche nei primi mesi di pandemia, quando l’Italia intera, era bloccata in casa.
Abbiamo dovuto imparare a tutelarci, a difenderci, a mantenere la distanza persino tra colleghi, facendo tesoro di ogni sistema di protezione individuale in nostro possesso, ma all’inizio, abituarsi, non è stato semplice.
Certo siamo grati, perché un lavoro, noi, ancora ce l’abbiamo, ma credeteci, le mascherine sul viso, tutti i giorni, per così tante ore, nascondono il sorriso e tolgono il respiro. Ma allora, ci chiediamo …
perché, almeno per un giorno, non ci può essere data anche a noi, la possibilità di respirare, di riposarci, di goderci l’unico ambiente in cui oggi, si può forse, sentire al sicuro: casa propria?
E soprattutto, quando e dove nasce, la forte esigenza di servirsi dei supermercati, anche la domenica?
Dal lunedì al sabato, sei giorni su sette, non sono sufficienti?
Noi tutti, confidiamo in Lei, perché dall’inizio di quest’incubo, la paura, abbiamo dovuto farcela passare e nessuno, ci ha mai menzionato nei decreti, o nella lista dei soggetti più esposti, nonostante anche noi, in prima linea, non abbiamo mai abbassato le nostre serrande, nemmeno in pieno lockdown.
Nessuno ci considera categoria a rischio e anche per il vaccino, dobbiamo ancora aspettare un bel po’.
Nel frattempo però, continueremo a servire il cliente; a farlo con il sorriso di sempre, a rispettarlo nonostante a volte, si presenterà davanti a noi con la mascherina sul mento o attaccata al braccio e come da un anno a questa parte, l’unica cosa che potremmo fare, sarà ripetere : “Per favore, tiri su la mascherina”’
Eppure, ci basterebbe solo un giorno a settimana per staccare; soltanto la domenica; almeno per far finta che questa realtà fatta di distanze, igienizzanti e mascherine, non sia poi così reale e crediamo che a quel punto, più di qualche famiglia, ringrazierebbe.
Sarà che di mangiare non se ne può fare a meno, è vero, ma nemmeno di respirare e sfiderei chiunque, a rinunciare al proprio giorno libero, per continuare a non farlo!
Certi di una vostra collaborazione, a nome dei dipendenti di ogni supermercato del paese, la ringraziamo dell’attenzione e anticipatamente, delle eventuali soluzioni che attuerà per venirci incontro.
Cordiali saluti.