“I finanziamenti europei: quali prospettive per il nostro territorio”. E’ stato questo il tema dell’incontro promosso dai parlamentari lucani Cosimo Laronico e Tito Di Maggio e che ha coinvolto il parlamentare europeo Remo Sernagiotto, parlamentare europeo e il consulente d’impresa Giuseppe Montuori.
In apertura il parlamentare Cosimo Latronico ha sottolineato la necessità di avviare investimenti in prospettiva di Matera 2019 per dare un senso a questa vittoria ma per realizzare qualcosa di concreto Regione e Comuni devono lavorare in sinergia per intercettare i finanziamenti europei. Uno dei progetti in cantiere riguarda la realizzazione di un “Distretto della Magna Grecia”, in modo tale che anche i comuni della fascia jonica lucana possano beneficiare del traguardo raggiunto con Matera 2019.
“Siamo a 36 mesi dall’avvio del ciclo di programmazione comunitaria 2014/2020 – ha precisato Latronico – ed ancora non si è visto nulla di concreto nelle regioni dell’obiettivo uno, compresa la Basilicata. Solo l’Italia offre queste performance nonostante sia un Paese contribuente netto: versiamo più contributi all’Europa di quanti ne utilizziamo. Mentre scorre il tempo degli investimenti, il fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) viene utilizzato per altri scopi estranei a politiche di sostegno del Mezzogiorno. L’ultima legge di stabilità impiegò ben 4,5 miliardi di euro del FSC per finanziare la decontribuzione alle imprese dell’intero Paese. Recentemente in Commissione Bilancio, durante l’esame del decreto ‘enti locali’ , si stava ripetendo un nuovo assalto, bloccato per il momento, al fondo di sviluppo e coesione per destinare 400 milioni di fondi strutturali, finanche non programmati, per finanziare il debito pregresso del trasporto pubblico della regione Campania. Per cui non bisogna meravigliarsi se a valle di interi e consistenti cicli di programmazione comunitaria come in Basilicata, non si raggiungono i traguardi dello sviluppo, della ricchezza e del lavoro delle regioni a ritardo di sviluppo. La spiegazione sta nel fatto che i flussi sono orientati spesso per sostituire la spesa corrente oppure per interventi dalla forte caratteristica assistenziale. L’auspicio è che si cambi direzione”.
Il senatore Tito Di Maggio ha sottolineato il valore dei numeri, numeri che sono apolitici e che pertanto sono lo specchio di quello che accade sul nostro territorio. “In questo caso – ha ricordato Di Maggio – i numeri ci dicono che per le regioni del Sud sono disponibili diversi milioni di euro che non vengono spesi per il benessere della collettività e quindi occorre un’inversione di tendenza”.
“Dopo aver maturato esperienza su questi temi a Bruxelles – ha dichiarato Sernagiotto – sono qui a Matera per spiegare come è possibile intercettare fondi strutturali e fondi diretti dell’Unione europea. Horazon 2020 con quasi 80 miliardi di euro è il più grande fondo mai esistito al mondo, nemmeno l’America ha fatto un fondo grande così. Noi dobbiamo prendere questi soldi perchè sono anche nostri e giro l’Italia per informare e formare”.
Quali sono i settori di riferimento per gli imprenditori che vogliono intercettare questi fondi europei? “Occorre puntare sull’innovazione perchè l’Europa premia quelli che chiama progetti dirompenti. Cosa vuol dire? Se tu oggi per produrre una sedia hai una performance di mezz’ora se uno costruisce uo strumento che consente di costruire quella sedia in cinque minuti quella è una performance e c’è bisogno di meno energia, meno inquinamento, meno C02, quella è una innovazione dirompente perchè cambia il modello produttivo delle sedie”.
I fondi europei possono contribuire ad annullare il gap che c’è tra le regioni del Sud e il resto del Paese? “E’ proprio questo il tema del nostro incontro perchè sono proprio le regioni del Sud inserite nell’obiettivo 1 a beneficiare di questi finanziamenti. Per fare un esempio la Puglia ha 5,6 miliardi di euro di Fondi Fesr, la Campania 6,6 miliardi di euro di fondi Fesr, la Lompardia ha 750 milioni di euro, cioè nulla in proporzione rispetto alla sua popolazione. E poi perchè vediamo gli incidenti sul binario unico come quello accaduto in Puglia qualche giorno fa, perchè questi soldi non bisogna spenderli per la spesa corrente ma bisogna investirli, perchè solo attraverso gli investimenti infrastrutturali e non, si crea ricchezza, si crea sviluppo. Se invece prevale la governance della quotidianità succederanno ancora quelli incidenti”.
L’incontro è stato concluso da una relazione tecnica del consulente d’impresa Giuseppe Montuori.
Michele Capolupo
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La fotogallery dell’incontro promosso a Matera (foto www.SassiLive.it)