“Una notte per l’Europa” a Matera con i giornalisti Paolo Mieli e Claudio Velardi per l’evento organizzato al Matera Hotel di Borgo Venusio dalla Gran Loggia d’Italia degli ALAM. I due autorevoli esponenti dell’intellighenzia italiana hanno illustrato al pubblico l’mportante ruolo culturale che la massoneria ha svolto nella costruzione dell’Europa e della civiltà occidentale.
Paolo Mieli, già direttore de “La Stampa” e del “Corriere della Sera”, è un autorevole storico e saggista, mentre lo spin doctor Claudio Velardi, già capo dello staff della Presidenza del Consiglio con Premier Massimo D’Alema, nonché fondatore ed ex direttore de “Il Riformista”, è un volto noto al grande pubblico soprattutto per i suoi interventi su “La7”.
Dopo il saluto del Professor Paolo Maggi, Delegato per la Basilicata Gran Loggia d’Italia, “Una notte per l’Europa” è partita una Lectio Magistralis di Paolo Mieli e a seguire un talk con Claudio Velardi e Luciano Romoli, Gran Maestro Aggiunto Vicario della Gran Loggia d’Italia, l’importante istituzione della massoneria italiana che conta circa 9.000 iscritti in tutta Italia.
All’evento ha partecipato anche Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, già Sindaco della Città dei Sassi, che parlerà della straordinaria esperienza di Matera Capitale europea della Cultura 2019.
I lavori sono stati conclusi da Antonio Binni, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia degli ALAM, l’obbedienza massonica di Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi Roma, che prevede la presenza femminile nelle sue 600 Logge in tutta Italia.
Da più di trecento anni in tutti i Paesi europei i massoni si riuniscono nelle loro logge esercitando la tolleranza e praticando gli ideali dell’illuminismo: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza.
Sono gli stessi valori che rappresentano il “collante” dell’identità europea in quel processo di integrazione di popoli e culture, profondamente diversi tra loro, in atto da oltre sessant’anni.
Per questo da sempre i massoni hanno sposato l’idea e partecipato alla costruzione di una Europa unita sotto la cui bandiera, superando con tolleranza differenze e diffidenze secolari, possano vivere in armonia i popoli delle nazioni del vecchio continente.
Di questo si parlerà a Matera ne “Una notte per l’Europa”, la manifestazione che, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere “un elogio dell’Europa in una notte fatta di storia, attualità e cultura”.
L’iniziativa fa parte di un percorso della Gran Loggia d’Italia degli ALAM che, in massima trasparenza, vede importanti esponenti “laici” della società italiana, ovvero non appartenenti alla massoneria, confrontarsi su importanti temi culturali.
il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Antonio Binni: “Questa iniziativa di Matera rappresenta un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza dell’istituzione europea, aprendo un dibattito pubblico sul contributo che la società civile può dare per riaffermare i valori fondanti della libertà, con particolare riguardo alla libertà di coscienza, e dell’uguaglianza. Per questo abbiamo scelto Matera simbolo di una comunità che vive una importante occasione di sviluppo grazie all’Europa e ai valori della cultura.
Antonio Binni, arrivato da Bologna, città in cui oggi c’è una Loggia intitolata a Giovanni Pascoli, ha raccontato un aneddoto che coinvolge proprio la città dei Sassi: «il 22 settembre 1882 Giovanni Pascoli fu iniziato massone nella Loggia Rizzoli di Bologna, ma non potè partecipare al tradizionale ricevimento che seguiva la cerimonia, solo perché la sera stessa doveva prendere un treno per raggiungere Matera, sede della sua prima cattedra al Liceo di Palazzo Lanfranchi, in cui insegnò per due anni ottenendo la libera docenza”.
In sala tra gli altri anche il Gran Maestro Aggiunto, Luciano Romoli, che tra un paio di mesi subentrerà a Antonio Binni nel ruolo di Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro.
Di seguito l’intervista rilasciata da Paolo Mieli a Matera: “Nella storia d’Europa e sopratutto all’inizio della storia d’Europa la massoneria ha avuto un ruolo importante. E’ stato oggetto di controversia perchè si è scontrata con la Chiesa Cattolica e forse la storia dello scontro tra Massoneria e Chiesa Cattolica è il filo rosso che congiunge tutta questa storia. E’ singolare che abbiano invitato me a questo convegno che non sono Massone, anzi sono di tutt’altra sponda per tenere una relazione e questo lo apprezzo molto, un segno di grande apertura mentale”.
Apertura mentale e anche un segnale di trasparenza, cosa ne pensa? “Questa è la Massoneria buona, che non ebbe niente a che fare con la P2 e che ha una lunga tradizione di trasparenza, tra l’altro fu la prima Massoneria che nel 1955 ammise le donne. In generale mi sembra lo sforzo di volersi scrollarsi dalle spalle qualche granello polvere e a volte qualcosa di più che era rimasto negli anni passati e sicuramente le persone che partecipano a questo convegno fanno parte di quelli più decisi a volersi scrollare quei grumi di polvere”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)