Il Consiglio Comunale di Pisticci, riunitosi in seduta ordinaria il 13 luglio 2017, ha discusso sei punti all’ordine del giorno, concludendo i lavori in serata. Dopo aver approvato i verbali della seduta precedente, l’assise comunale ha affrontato la ratifica della delibera di Giunta Comunale n.118 del 22 giugno 2017 relativa alla variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2017/2019: “Le variazioni in entrata di più di settantamila euro hanno comportato relative spese, tra cui il pagamento di alcuni debiti fuori bilancio – ha spiegato l’Assessore con delega al bilancio Rocco Giuseppe Lettini – Nello specifico, si è resa necessaria la variazione d’urgenza per avviare il pagamento di una transazione legale che evita ulteriori aggravi e oneri aggiuntivi per l’ente”. Approvata la ratifica, la discussione ha riguardato l’applicazione dell’avanzo di amministrazione accertato sulla base del Rendiconto dell’esercizio 2016: “Il Comune di Pisticci ha chiuso il Rendiconto dell’anno 2016 con un avanzo di amministrazione di oltre novecentomila euro, vincolandolo per la costituzione di fondi mai previsti nei precedenti bilanci e che servono a garantirne la sicurezza, ovvero il fondo per crediti di dubbia esigibilità e il fondo di accantonamento per i contenziosi, con la finalità di pagare i debiti fuori bilancio – ha relazionato l’Assessore al Bilancio – La somma stanziata per pagare debiti, derivanti da sentenze passate in giudicato e che vedono soccombente il Comune di Pisticci, e da transazioni che evitano ulteriori oneri per l’Amministrazione, ammonta a settecentottantasettemila euro. In questo modo l’Amministrazione Comunale intende iniziare ad onorare i crediti che cittadini e imprese vantano nei confronti del Comune, anche per evitare ulteriori conseguenze e oneri per le casse dell’ente, visto che stiamo parlando di sentenze passate in giudicato”. Il quarto punto all’ordine del giorno verteva sull’annullamento in autotutela della delibera di Consiglio Comunale sulle tariffe TARI, approvata lo scorso 21 aprile 2017: “Il Ministero delle Finanze ha chiesto l’annullamento della delibera, perché adottata oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione, quest’anno il 31 marzo: come Amministrazione Comunale, ammettiamo l’errore e ci assumiamo le nostre responsabilità politiche e tecniche – ha affermato il Sindaco Viviana Verri – Si tratta di un errore formale e non sostanziale, in quanto non è stato rispettato il termine per l’adozione del Piano: non si tratta di qualcosa di catastrofico, come le minoranze vorrebbero far credere, in quanto, sentito lo stesso Ministero e consultato l’art 193 del Testo Unico Enti Locali, in sede di riequilibrio di bilancio, sarà possibile procedere all’adozione delle tariffe annullate e preservare gli equilibri di bilancio. Reputo molto gravi le affermazioni della minoranza che invitano i cittadini a non pagare la TARI perché illegittima: voglio ricordare ancora una volta che la legge obbliga di finanziare il servizio di igiene urbana con i proventi della TARI, per cui chiunque avesse fatto il Sindaco e amministrato questo paese si sarebbe trovato di fronte ad un aumento delle tariffe per coprire i costi del contratto, stipulato con Teknoservice. Anche per noi è stato difficile adeguare le tariffe, ma siamo al lavoro con gli Uffici per contrastare l’evasione al fine di ridistribuire equamente gli oneri tra gli utenti. Voglio anche sottolineare che i debiti fuori bilancio di questo Comune, esistono, sono tangibili e occorre affrontare la massa debitoria con responsabilità, al fine di evitare una situazione di dissesto che penalizzerebbe cittadini e Amministrazione Comunale. Di fronte al nostro errore sulla TARI, ammettiamo le responsabilità, ma, allo stesso tempo, voglio ricordare ai cittadini che, nel corso del consiglio in cui vennero approvate le tariffe, nessuno dai banchi dell’opposizione ha evidenziato il ritardo nell’approvazione del piano, evidentemente perché, fino alla lettera del MEF, neppure loro si erano accorti dell’errore”. L’Assessore al Bilancio Lettini ha sottolineato che “non è possibile utilizzare i fondi di accantonamento per i contenziosi per finanziare la TARI, in quanto vincolato in sede di approvazione del Rendiconto; stessa cosa per quanto riguarda l’avanzo di bilancio, da utilizzare per pagare debiti fuori bilancio e passività potenziali. In questi mesi ci siamo adoperati per mettere in sicurezza il bilancio, attraverso una ridefinizione degli stessi capitoli, spesso indirizzati per determinate finalità e poi usati per finanziare tutt’altre operazioni. Per quanto riguarda le cartelle di pagamento TARI pervenute ai cittadini, trattandosi solo della prima rata, non sussistono problemi per il pagamento, anche perché prima del 31 luglio provvederemo a riadottare le tariffe oggi annullate”.
Al momento dell’approvazione dell’annullamento delle tariffe, la minoranza ha abbandonato l’aula. Successivamente il Consiglio Comunale ha approvato l’acquisizione a titolo non oneroso di alcuni beni di proprietà dello Stato: “Il Decreto Milleproroghe ha previsto la riapertura dei termini per la richiesta di beni demaniali e il Comune di Pisticci, rispettando il termine del 31 dicembre 2016, ha presentato la domanda per ottenere il trasferimento di beni presenti sul territorio, da valorizzare con progetti di recupero in linea con la rigenerazione urbana e con le esigenze dei cittadini – ha spiegato l’Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore De Angelis – Tra i beni che saranno trasferiti gratuitamente al Comune di Pisticci vi è un terreno ex sede ferroviaria, un ex alveo presso fosso Salandrella e un terreno nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie”. Ultimo punto di discussione è stato quello relativo all’approvazione del Regolamento fida pascolo, in virtù di una delibera di Giunta Regionale del 1999, a cui finalmente il Comune di Pisticci ottempera: “Dopo diciassette anni il nostro ente si dota di un regolamento importante per la regolarizzazione del pascolo sui terreni comunali. Si tratta di uno strumento molto utile che rientrerà nel network gestito dalla Regione Basilicata”.
Giuseppe Miolla, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana: “La questione Tari infiamma i Consiglio Comunale di Pisticci”. Di seguito la nota integrale
Il dibattito che si è consumato nell’ultimo consiglio comunale sul riconoscimento e l’impegno di spesa per alcuni debiti fuori bilancio e sull’annullamento in autotutela della delibera di determinazione delle tariffe sulla tassa dei rifiuti (TARI) adottata nell’aprile 2017, a seguito dei rilievi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha evidenziato ancora una volta i limiti dell’amministrazione Verri nell’affrontare questioni amministrative rilevanti per la comunità pisticcese.
La discussione si accesa allorquando l’assessore Lettini e la Sindaca, dopo aver ammesso di aver colpevolmente ritardato la deliberazione di determinazione delle tariffe sulla tassa dei rifiuti (TARI) per il 2017, circostanza molto grave che espone l’ente comunale ad un enorme disequilibrio di bilancio non potendo contare su circa 600000,00 euro di introiti per coprire il costo della raccolta e smaltimento rifiuti, hanno dichiarato di voler entro il 31 luglio adottare altra delibera consiliare fotocopia di quella annullata in autotutela.
La situazione venutasi a creare a seguito del grossolano errore commesso dall’assessore Lettini sta creando panico nella cittadinanza che ha già ricevuto nelle proprie case la cartella esattoriale per il pagamento della TARI con le tariffe aumentate e poi annullate in consiglio comunale.
Ad avviso di chi scrive le cartelle esattoriali sono, oggi, nulle in quanto manca l’atto giuridico ( delibera del 21 aprile 2017,- annullata) sulla base del quale sono state emesse.
Sulla questione della possibilità di “ sanatoria della delibera” l’assessore Lettini e poi la Sindaca Verri hanno offerto una interpretazione della risoluzione ministeriale del 29 maggio u.s. non condivisibile.
Invero, se da un alto il Ministero consente la facoltà all’ente locale di modificare, ai sensi dell’art. 193, comma 3, ultimo periodo, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” (TUEL), e in deroga all’art. 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le tariffe e le aliquote dei tributi locali in sede di salvaguardia degli equilibri di bilancio, dall’altro stabilisce che tale facoltà NON fa venire meno la perentorietà del termine per l’adozione della delibera di determinazione delle tariffe sulla tassa dei rifiuti (TARI) fermo al 31 marzo.
In altri termini il presupposto per avvalersi di detta facoltà è comunque l’aver adottato la delibera nel termine previsto dalla legge, circostanza si ripete colpevolmente disattesa dall’amministrazione.
Sinistra Italiana chiede all’amministrazione Verri di non adottare per il ripristino degli equilibri di bilancio la delibera di aumento delle tariffe sulla tassa dei rifiuti (TARI), che sarà certamente oggetto di impugnazione da parte dei partiti, dei cittadini di chiunque ne abbia interesse, come già annunciato dall’opposizione in consiglio comunale.
Crediamo che l’adozione di una tale delibera potrebbe essere impugnata anche dal Ministero e nel caso in cui venisse dichiarata illegittima, circostanza molto probabile sulla scorta di quanto prevede la legge, avrebbe come diretta conseguenza il disequilibrio di bilancio e l’avvio della procedura di diffida da parte del Prefetto e di eventuale nomina di un commissario ai sensi dell’art. 141, comma 2, del TUEL2 .
Riteniamo che, nonostante l’errore commesso, l’Amministrazione possa porre rimedio, revocando la delibera con la quale sono stati vincolati gli avanzi di amministrazione in un fondo per pagare i debiti fuori bilanci, che pure dovranno trovare nel piu’ breve tempo possibile, una degna soddisfazione a tutela dei creditori, e destinando tali risorse a copertura del “buco” provocato a seguito dell’annullamento della delibera di aumento delle tariffe sulla tassa dei rifiuti (TARI).
Ammettere di aver sbagliato è segno di serietà e onestà intellettuale e politica nei confronti della comunità che si amministra e di questo diamo atto alla Sindaca, ma allo stesso tempo la responsabilità politica dell’errore commesso deve avere delle conseguenze e dovrebbe portare alla revoca dell’incarico all’assessore al bilancio o le sue dimissioni.
A distanza di un anno dall’insediamento della nuova amministrazione ci si trova dinanzi ad una situazione di instabilità politica, se è vero che anche alcuni consiglieri di maggioranza non hanno votato la delibera di annullamento per assenza o per astensione, e di incertezza degli equilibri economico-finanziari che il Comune di Pisticci non può permettersi e non merita.