“Non si può lanciare la pietra e poi tirare la mano, soprattutto se il lancio avviene prima della campagna elettorale e il ritiro subito dopo. Il Consiglio regionale della precedente legislatura ha di fatto sostenuto la causa degli idonei ai concorsi regionali. E oggi? Sul tema nella riunione congiunta della prima e seconda Commissione abbiamo reso pubblica una lettera, indirizzata in particolare al Presidente Bardi e al dirigente Morvillo per trovare ogni strada legittima al fine di prorogare le graduatorie e individuare possibilità occupazionali per gli idonei”. È quanto dichiarano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, il presidente di Bd, Piero Marrese e il consigliere del Pd, Roberto Cifarelli.
“La possibilità della proroga – proseguono gli esponenti della sinistra – potrebbe impattare anche con norme nazionali così come l’utilizzo delle graduatorie con la discrezionalità di altri pubbliche amministrazioni. La capacità assunzionale della Regione è limitata e peraltro potrebbe restringersi anche per effetto di altre urgenze, tra cui la stabilizzazione delle risorse umane sostenute dai progetti per la coesione, in particolare per le aree interne. Sul tavolo ci sono questioni aperte anche sul personale interno che attengono al confronto in delegazione trattante tra Regione e Sindacati e sui cui è necessario fare presto”.
“Ma c’è un nodo – affermano Lacorazza, Marrese e Cifarelli – su cui si misura l’autorevolezza di un Governo della regione e di coloro che hanno votato un preciso indirizzo in Consiglio regionale: è possibile utilizzare le graduatorie degli idonei per contratti a tempo determinato a valere su fondi comunitari che non rientrino nel ‘tetto’ della spesa del personale? Secondo noi si. La seconda Commissione ha chiesto chiarimenti sul punto anche a seguito della dichiarazione del dirigente Morvillo che ha confermato che le risorse per l’assistenza tecnica sarebbero superiori all’assorbimento della ‘clausola sociale’ e a eventuali adeguamenti contrattuali. Si tratta di una scelta che presuppone un orientamento chiaro e il presupposto di un piano del ‘fabbisogno’ del personale con un ricorso a profili e competenze adeguati, ben ponderati ed equilibrati”.
“Ma questa scelta non può tardare – concludono i Consiglieri regionali di Pd e Bd – presuppone tempi e approfondimenti all’altezza di questa sfida che il Consiglio regionale nella precedente legislatura ha deciso di intraprendere. A meno che oggi, a campagna elettorale fatta, si voglia tirare indietro la mano”.