E’ iniziata anche in Basilicata la campagna di IdV “Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi”. Lo riferisce la segreteria lucana del partito precisando che sono coinvolti e protagonisti della campagna i comitati dei pendolari che hanno inviato negli ultimi anni petizioni alle Ferrovie Italiane per i disagi quasi quotidiani, numerosi utenti lucani rimasti “appiedati” dai continui guasti a motrici lungo la linea Potenza-Battipaglia-Napoli, i lavoratori e studenti che da mesi subiscono l’interruzione della tratta Potenza-Foggia, gli utenti degli autobus sostituitivi di treni costretti spesso a viaggiare in piedi, i comitati popolari che si sono battuti contro la chiusura di stazioni importanti, il comitato per l’inchiesta sullo spreco della Matera-Ferrandina e infine i comitati che propongono progetti di riutilizzo a scopo sociale delle stazioni abbandonate.
“L’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, dopo le sue irrispettose dichiarazioni – sottolinea il segretario nazionale di IdV Ignazio Messina – dovrebbe avere la decenza di dimettersi. Non è tollerabile, infatti, l’arroganza di chi pretende di continuare a mantenere intatti i suoi privilegi in un momento di estrema crisi per il Paese, nel quale solo le fasce deboli della popolazione sono state chiamate a fare dei sacrifici. Se fosse per tutti quei pendolari italiani costretti da anni a salire su carrozze fatiscenti, che a volte assomigliano a carri bestiame, a subire ritardi e frequenti disservizi, Moretti sarebbe stato cacciato a pedate da tempo. Ormai per gli italiani che fruiscono dei servizi delle Fs raggiungere il posto di lavoro è diventata un’impresa. Noi di Idv – continua Messina – saremmo ben felici di pagare a Moretti un biglietto di sola andata per l’estero, nessuno ne sentirebbe la mancanza. Ora l’esecutivo passi dalle parole ai fatti e riduca gli stipendi ai manager e agisca anche sugli altri sprechi della politica. Infatti aspettiamo ancora l’abolizione delle Province, andrebbe poi ridotto il numero dei ministeri del 50%, tramite un accorpamento, andrebbero diminuite le pensioni d’oro e ridottele auto blu del 90%”.
Mar 28