Marino Contaldo, segretario del PD Ferrandina, in una nota punta esprime alcuni giudizi politici sul Movimento 5 Stelle, sia a livello nazionale che con riferimento ai nostri parlamentari eletti. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Lo chiamano movimento, ma assomiglia sempre più ad un franchising, coi pentastellati lucani nel ruolo di venditori periferici di un prodotto di tendenza.
Nessuna idea personale, nessuna coscienza critica e quel che è peggio nessun riferimento mirato e specifico alla Basilicata.
Dai megafoni lucani del M5S si sente solo la classica musichetta dell’onestà e del cambiamento, buona (ma inutile quando fine a se stessa) per tutte le competizioni elettorali, per tutte le stagioni e per tutto lo Stivale.
E siccome oggi funziona il prodotto messo in vendita dalla Casaleggio e Associati, migliaia di persone scalpitano per aprire un proprio punto vendita.
Ma quanto valore reale viene aggiunto al brand dagli affidatari lucani del marchio?
Pochissimo, perchè il marchio funziona a livello centrale e soprattutto perché ai venditori periferici viene semplicemente chiesto di attenersi a poche zelanti regole di mercato.
Gli viene chiesto di non prendere alcuna iniziativa e di fare una concorrenza spietata, sleale e generalista anche tramite la divulgazione di notizie “discutibili”.
Sarebbe tutto nella norma se fossimo in una logica commerciale.
Però la democrazia e la politica sono un’altra cosa.
Dunque, se abbiamo capito di essere al cospetto di una impresa di grande successo che semplicemente tiene le fila della propria attività come meglio ritiene, è evidente che tutte le discussioni politiche intorno al Movimento sono inutili perché a parte quello sparuto gruppodi vecchi venditori che hanno creduto nell’impresa (intesa quale società commerciale eh…)sin dall’ inizio, tutto il resto del Movimento è capitale umano riciclabile senza che il prodotto ne risenta nella vendita al dettaglio.
Discutere sulle competenze degli inquilini pentastellati in Parlamento, sulle imbarazzanti analisi politiche di Paola Taverna o, per rimanere in salsa nostrana, sul fatto che l’onorevole Gianluca Rospi ha fatto dell’ambiente il fulcro della propria campagna elettorale salvo poi essere primo il firmatario del provvedimento che aumenta a dismisura le quote di idrocarburi da poter sversare nei campi agricoli non servirà a granchè, se non a indignare gli indignati e a farli urlare all’ennesimo complotto.
Non serve a nulla perchè non è quello il valore del Movimento.
Meravigliarsi per le castronerie di Toninelli o contestare il fatto che i proclami dell’Onorevole Liuzzi circa gli investimenti ferroviari in Basilicata non sono certo il frutto del suo lavoro, è del tutto irrilevante semplicemente perché Toninelli e Liuzzi sono irrilevanti, come ogni venditore periferico di un brand sulla cresta dell’onda.
L’unica disamina possibile allora riguarda il brand e cosa c’entri quel brand con la politica ed il bene comune.
È necessario interrogarsi su come sia stato possibile che l’intuizione iniziale di Casaleggio senior (portare la politica alla stregua di una bibita gasata) non sia rimasta confinata sugli scaffali dei supermercati ma abbia trionfato nel Paese.
Questo mi sembra oggi il tema su cui discutere.
È necessario interrogarsi sugli errori commessi dalla politica “tradizionale” e sulla strada da intraprendere per ridare dignità alla politica e quindi ai cittadini che, se scelgono un brand al posto di un essere umano avranno sicuramente i propri motivi.
E per far cambiare idea alle persone serve coerenza, impegno, e prima di ogni altra cosa è necessario il contatto quotidiano con chi vive i reali problemi della nostra società. Un contatto che alcuni di noi, purtroppo, sembrano avere perso.
Abbiamo l’obbligo di provarci, senza troppa attenzione ai numeri, alle date o alle mere proiezioni elettoralistiche. Senza fossilizzarsi su questo o quel candidato.Tenendo a mente esclusivamente le priorità dei nostri territori.
Perché la Basilicata ha bisogno di programmazione e competenza, di donne e uomini capaci di pensare con la propria testa, non certo di un prodotto di tendenza, dei suoi pubblicitari o amministratori delegati.
Nella foto due dei parlamentari lucani del Movimento 5 Stelle, Gianluca Rospi e Mirella Liuzzi (foto www.SassiLive.it) e Marino Contaldo, segretario del PD Ferrandina