Prima il post virale, poi i meme in tutte le salse, qualcuno simpatico, quale altro decisamente di cattivo gusto. Ma nel web non ci sono mezze misure e il professore Nicola Frangione, diventato popolare solo perchè si è affacciato al balcone della sua casa nei Sassi, in via Bruno Buozzi, attratto dalle note della Contourband mentre omaggiava con uno dei suoi brani in repertorio i grandi del mondo che attraversavano in quel momento la strada alla scoperta del più magico dei luoghi, gli antichi rioni Sassi.
Nicola Frangione è diventata la star del G20 di Matera, l’uomo simbolo dell’evento mondiale ospitato nella città di Matera. Sul caso “Frangione” arrivano le riflessioni di Vincenzo Viti.
Il professore a petto nudo che è ormai divenuto immagine di culto meriterebbe qualche, forse più di qualche futile riga di commento. Innanzitutto per la qualità della persona apparsa per felicissima casualità ad un balcone nel cuore dei Sassi di fronte al corteo ufficiale dei Grandi della Terra ( eufemismo che corrobora e illumina oltre ogni dire il paradosso)
Il professore Frangione ha poi manifestato stupore e intelligenza nel guardare dentro i significati di quel ritratto veicolato in ogni dove e nel linguaggio del corpo più potente di ogni banalità poiché si iscrive nella dura efficacia dell’evento. Lo fa nelle sue interviste con parole che scavano nella verità oggettiva di una contrattura simbolica fra la innocente e involontaria esposizione di sé e la dura evidenza del potere costituito e irregimentato nel corteo che assiste alla “apparizione”. Insomma il pelo del petto verso le cravatte regimental.
Che tutto sia avvenuto nel cuore di un teatro primordiale non potrebbe quindi essere giudicato banale poiché riflette il senso metamorfico di una “differenza” oggi ancora più dolorosa e significante. Intendo dire che ancora una volta i Sassi si son fatti pedagogia di una storia infinita, lingua e oralità, tragedia e commedia dell’arte. Quindi genio dello spirito e dei corpi che tuttora riempiono la umanità e la grandezza dei luoghi.
Altro che la decorosa e levigata ufficialità. È il professore Frangione la icona saggia, mite inoffensiva ma inesorabile di un “post” che ha davvero reso un servizio alla crudele verità dei Sassi e al loro genio universale. Più forte di ogni celebrazione.
Vincenzo Viti