Il consigliere comunale di Forza Italia Adriano Pedicini in una nota informa i cittadini materani che l’Amministrazione Comunale ha pubblicato nei giorni scorsi “la solita delibera ferragostana che crea disparità tra dipendenti comunali. Lo staff del sindaco è stato accreditato di un appannaggio mensile, tutti tra segretari del primo cittadino e assessori hanno ottenuto una indennità omnicomprensiva che non rispecchia pienamente i canoni della legittimità.
Quando si tratta di allargare la sfera di consenso questa amministrazione calpesta ogni regola. Si era intervenuto in altre occasioni per denunciare comportamenti scorretti all’interno della casa comunale, dove spesso, si sono poste le condizioni di disparita tra lavoratori; dove i dipendenti non sono tutti uguali: c’è un distinguo tra loro, non vi è un corretto legame tra retribuzione e tipo di lavoro svolto, soprattutto quando si tratta di dipendenti individuati a supporto degli organi di direzione politica. Queste disuguaglianze alimentano malumori e scarsa volontà di partecipazione al buon andamento della macchina pubblica, perché si sono poste condizioni di privilegio nei confronti di impiegati comunali indicati nello staff del sindaco e nei collaboratori degli assessori, sono costoro che da tutti i loro colleghi sono guardati e giudicati “protetti”. Con la delibera di giunta ferragostana, nr.272 si è ritenuto far beneficiare ai sensi di una norma, (art. 90 comma 3 del D.lvo 267/2000), i dipendenti dello staff del sindaco con un aumento da 200 a 300 € mensili, utilizzando non il salario accessorio, ma avvalendosi di un emolumento unico comprensivo. In sostanza si è concesso un trattamento economico che fa la differenza e che va captato nella spesa corrente, cioè in quel capitolo di bilancio che può servire per altro, strade, scuole, strisce pedonali, ecc. Ma quel che maggiormente si contesta è che questa disparità salariale non è legittima, o meglio non è da attribuire a dipendenti comunali, cioè a personale incardinato nella struttura dell’ente, questi possono usufruire esclusivamente della premialità, se dovuta.
L’indennità concessa, va erogata solo a dipendenti assunti a tempo determinato, così come diversi e confortanti pareri, giunti anche al comune di Matera, in particolare quello dell’ANCI del 20.2.2013, decreta, ma ovviamente alcuno legge. Si contesta tuttavia anche la definizione di questo trattamento che considera lo staff del sindaco totalmente meritevole; tutti costoro attraverso il loro lavoro hanno fornito un maggior apporto lavorativo ed una elevata qualità della prestazione individuale? Appare strano soprattutto quando nello stesso ufficio c’è chi fa il suo dovere in silenzio, ascolta e guarda il lavoro altrui senza dir nulla. Il comune di Matera rincara con maggior energia quanto fatto dal governo nazionale con 80 € concessi a talune categorie di lavoratori, trascurando pensionati e partite IVA, qui si fa di più: per una ventina di dipendenti, dei piani alti, il sesto per la precisione, le cose sono diverse, 200 o 300 € realizzano un vero distinguo. V’è da chiedersi se gli impiegati della nostra casa comunale sono anch’essi cittadini di una repubblica fondata sul lavoro, dove all’art. 36 della Costituzione Repubblicana, si mira a garantire al lavoratore una retribuzione correlata alla qualità e quantità del lavoro svolto; dove all’art. 97, si sancisce il principio di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrazione. Fondamenti opportunamente evocati affinchè in questa città vi sia qualcuno che finalmente incominci a parlare di regole.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale PDL-FI