Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Così recita un vecchio adagio. Vittorio Feltri aveva insultato i meridionali definendoli “inferiori” in diretta su Rete 4 nell’ultima puntata del programma “Fuori dal coro” condotto da Mario Giordano. Dichiarazioni inopportune ma dopo l’indignazione di tanti meridionali il direttore di Libero ha rincarato la dose con un editoriale sul suo giornale che provocherà inevitabilmente nuove polemiche. Ecco cosa scrive Vittorio Feltri su “Libero”.
“Non è vero – mi sono sbagliato – che la Campania e varie altre regioni del Mezzogiorno sono più sfortunate della opulenta Lombardia. Al contrario, a Napoli e dintorni, per citare un esempio, gronda ricchezza da tutte le parti. Non esiste lavoro nero, la miseria è solo un ricordo del passato remoto, oggi non c’è partenopeo che non viva da nababbo e non abbia un reddito di alto livello, la camorra è un fenomeno folcloristico enfatizzato dalla stampa, non vi è alcuno non in grado di mantenere la famiglia agevolmente, la città è ordinata e i cittadini disciplinati, le tasse vengono pagate con puntualità”.
“Milano e Brescia al confronto delle comunità vesuviane sono un casino, pullulano di poveracci che si arrabattano per recuperare una manciatella di euro, abitano in catapecchie, in due stanze alloggiano in dieci persone. Insomma, un disastro che rende i residenti in Lombardia simili agli appartenenti alle tribù rom”.
“Nel mio piccolo aspiro a trasferirmi al Vomero al fine di respirare un po’ di aria pura, concedermi una pizza ogni tanto per rinfrancarmi il corpo e lo spirito. Sono impaziente di migrare in Campania o a Potenza allo scopo di sollevarmi dalla fame orobica, aggravata dal virus. Confido di ottenere un posto nel ruolo di posteggiatore abusivo o contrabbandiere, meglio ancora: spero di essere assoldato, magari contando sulla raccomandazione di un’anima pia, da qualche cosca che mi dia la gioia di prendere in locazione un bilocale alle Vele che sono in vetta alle mie aspirazioni. Se poi mi fosse offerta l’occasione di recitare in un film tipo Gomorra, toccherei il cielo con un dito”.
Marco Falconeri, Consigliere Comunale di Potenza del Movimento 5 Stelle, in una nota commenta le ultime dichiarazioni di Vittorio Feltri pubblicate sul suo giornale “Libero” domenica 26 aprile. Di seguito la nota integrale.
Leggendo le dichiarazioni di Vittorio Feltri, noto volto giornalistico e frequentatore dei maggiori talk show, salotti televisivi italiani, ho pensato che dopo la Festa della Liberazione in ricordo della sconfitta nazifascita niente potesse rovinare il clima di solidarietà tra gli italiani in un momento drammatico come questo.
Certo la politica ha continuato a discutere e dividersi anche in tempo di Coronavirus con toni accesi su scelte, opzioni ed indirizzi economici e sanitari inediti per un Paese colpito dopo un secolo dall’avvento della Spagnola, da questo virus insidioso.
Ma più del Covid potè il virus della provocazione razzista tipica di un canovaccio Nord Sud vecchio, stereotipato, anacronistico.
Si sarebbe potuto glissare sul suo intervento ma vede purtroppo lei è seguito e quindi l’onere della “replica” è umilmente necessario.
L’offesa ingiustificata di Feltri alla città di Potenza, immaginata come una terra in balia di posteggiatori abusivi e contrabbandieri, se non peggio, non è stata gradita.
Ebbene da cittadino prima di tutto e poi come umile e modesto Consigliere Comunale inviterei davvero Vittorio Feltri a venire a Potenza, magari quando l’emergenza epidemiologica sarà finita.
Si renderebbe conto della sua storia, del suo tessuto sociale laborioso, certo anche delle sue difficoltà come del resto credo anche Milano.
Non so se lei caro Feltri sia mai venuto a Potenza ma le assicuro che ne varrebbe la pena.
Oltre alle cose belle è anche il capoluogo di una Regione petrolizzata che contribuisce distruggendo il suo ambiente al Pil, alimentando quella produttività che lei spesso invoca anche a discapito delle cautele legate alla salute dei cittadini.
Molti invece, anche del Nord, sono venuti a Potenza a sedersi sulle poltrone della Regione per vedere come sfruttarla a vantaggio di logiche economiche che non hanno ragione di esistere e che nulla hanno a che fare con la civiltà.
Certo, la politica ha le sue responsabilità.
Potenza come tante realtà italiane da Nord a Sud ha subito il colpo inferto dalle speculazioni edilizie, dalle logiche energetiche fossili, dalla distruzione dell’ambiente.
Forse caro Feltri questa emergenza epidemiologica ci ha consentito di scoprire quanto male abbiamo fatto al mondo ed al nostro Paese Italia.
Occorre ripartire da zero, rimediando ai nostri errori, cercando di rispettare l’ecosistema e forse la cosa più importante di tutte la dignità delle persone che forse lei volutamente e provocatoriamente ha voluto ignorare.
Nella foto l’illustrazione di Vittorio Feltri per W la Trottola dopo gli insulti ai meridionali e le polemiche innescate dalle sue dichiarazioni realizzata da Sergio Laterza per SassiLive.
La verità fa male!
No! Non lo invitare in quel cesso di paese, altrimenti avrà le sue ragioni ad odiare e schifare il meridione…
io me la prendo con chi invita in tv nelle varie trasmissioni questo soggetto, lo sanno benissimo che e’ un provocatore, che scatena una marea di polemiche.
Spegnete la tv, che ormai e’ diventata spazzatura, dedicatevi alla lettura di libri, all’ascolto di musica, guardatevi un bel film, ce ne sono a migliaia; lasciate perdere tutta quella babele di programmi tv in cui si fa solo polemica fine a se stessa e che lascia il tempo che trova, senza costruire nulla di buono.