“I Centri di permanenza per il rimpatrio, tra cui quello di Palazzo San Gervasio (Potenza), saranno messi nelle condizioni di operare in condizioni ottimali. Ho visitato più volte il CPR lucano e ho avuto modo di verificarne le condizioni operative e di riferirle in sede parlamentare, dove sono state tratte le dovute considerazioni”. Così il senatore della Lega, Pasquale Pepe, commentando le parole di ieri del Ministro dell’Interno Matteo Salvini in audizione dinnanzi alle Commissioni riunite Affari costituzionali di Camera e Senato.
“Il Governo – ha detto Pepe – metterà a punto criteri più seri, rispetto al passato, per definire lo status di rifugiato. Così si potrà stabilire inequivocabilmente chi potrà rimanere sul suolo italiano e chi dovrà essere rimpatriato. Intanto, il CPR di Palazzo sarà reso più sicuro per i cittadini, dando maggiori strumenti di sorveglianza alle forze dell’ordine”.
Il Senatore lucano della Lega ha spiegato che “entro la fine del 2018 verranno attivate le strutture di permanenza già predisposte a Macomer (Nuoro), Modena, Gradisca sull’Isonzo (Gorizia) e Milano, che andranno ad alleggerire la condizione del Centro di permanenza della Basilicata. Inoltre, nel 2019 verranno creati nuovi CPR nelle Regioni che ne sono attualmente prive e il Ministero dell’Interno sta studiando le misure per ampliare la platea dei reati che saranno causa di espulsione”.