La prima Commissione consiliare (Affari istituzionali), presieduta da Pasquale Cariello (Lega), ha esaminato la pdl di iniziativa dei consiglieri Bellettieri, Acito e Piro (Forza Italia) sulle “Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n.18: istituzione del Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza”.
A presentare la pdl il consigliere Bellettieri che ha spiegato l’importanza della proposta illustrata “proprio oggi in occasionedella giornata mondiale della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra gli obiettivi della pdl quello di ampliare le competenze del Garante a cui è necessario –ha sottolineato il consigliere –assicurare un ruolo più pregnante per dare maggiore aiuto ai ragazzi ed alle famiglie”.
Con la proposta di legge si prevedono modifiche all’articolo 2 della legge regionale n.18 del 2009 riguardante le “Funzioni”, all’articolo 3 circa l’”Attivazione intervento del Garante e tutela dei diritti e degli interessi dei minori d’età”, all’articolo 6 su “Elezione, durata del mandato, decadenza e revoca”.
La proposta di modifica legislativa trova le sue giustificazioni – si legge nella relazione di accompagnamento alla pdl – in un aggiornamento della disposizione regionale risalente al 2009, tenendo conto della discussione in atto a livello nazionale sull’argomento. Si è ritenuto importante richiamare la partecipazione del Garante regionale alla “Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” come uno dei nuovi compiti di rilevanza nazionale. Indipendenza, inoltre, della funzione organizzativa deriva la funzione di partecipazione alla programmazione ed alla progettazione, che è una necessità che nasce dalla considerazione che una istituzione pubblica, per essere realmente efficiente e funzionale, deve poter avere strumenti operativi adeguati allo svolgimento delle funzioni che ad essa sono affidate e, pertanto, deve poter programmarsi e progettare. La partecipazione alla programmazione e la facoltà di progettazione sono azioni, peraltro, espressamente previste nelle enunciazioni dello Statuto regionale, che servono proprio a questo fine: attivare strumenti e reperire risorse adeguate a realizzare le iniziative di competenza.
La modifica dell’articolo 6 – si chiarisce nella relazione – si è resa necessaria per adeguare in termini più chiari i requisiti degli aspiranti alla nomina a Garante, conservando l’età non inferiore a 40 anni, ma eliminando il limite d’età a 65 anni in linea con le altre Regioni italiane, nelle quali l’esperienza e l’età avanzata non sono ritenuti un gap ma un valore aggiunto.
Nel corso della discussione sono intervenuti, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Polese, Leggieri, Acito.
La Commissione all’unanimità ha deciso il rinvio del parere sulla proposta di legge alla prossima seduta.
La prima Commissione, inoltre, ha preso atto del provvedimento di Giunta riguardante il “Rendiconto generale della Regione Basilicata esercizio 2017 – Adozione del Piano degli indicatori e dei risultati attesi di Bilancio”.
Riguardo, poi, allo statuto del Parco regionale del Vulture, i consiglieri Polese e Leggieri hanno chiesto di poter avere tempo sufficiente per la disamina più esaustiva degli atti relativi al provvedimento.
Hanno partecipato ai lavori della prima Commissione, oltre al presidente Cariello (Lega), i consiglieri Bellettieri,Acito (Forza Italia), Baldassarre (Idea), Leggieri (Movimento 5 Stelle),Polese (Italia Viva),Quarto (Basilicata Positiva), Zullino (Lega).