Sul disegno di legge in materia di “Sistema Intregato per l’Apprendimento Permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva (SIAP)” auditi i dirigenti del Dipartimento Formazione ed i direttori di Apofil e Ageforma.
Dopo l’assessore Liberali, ascoltato nella scorsa seduta, in quarta Commissione consiliare (Politica sociale), presieduta dal consigliere Bradascio (Pp), sono continuate le audizioni sul disegno di legge concernente il “Sistema Integrato per l’Apprendimento Permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva (SIAP)”.
Con il disegno di legge si passa, in sintesi, da un sistema integrato formativo oggetto della legge 33/2003 ad un sistema integrato dell’apprendimento. L’apprendimento è declinato rispetto alle “transizioni” di ciascun individuo, ovvero tutti i passaggi che una persona è chiamata a compiere nel corso della vita. E’ definita l’esistenza di un nuovo soggetto agenziale pubblico (Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni nella vita attiva) in cui conferire e portare a maggiore integrazione, efficienza ed efficacia gli apporti degli attuali Centri per il Lavoro e delle Agenzie provinciali Ageforma e Apofil.
La dirigente dell’ufficio Formazione continua per la competitività e l’innovazione organizzativa del dipartimento Politiche di sviluppo, lavoro, formazione, ricerca, Vincenza Buccino, si è soffermata sull’articolo 12 del ddl che riguarda la “Formazione continua”. “Mentre la legge 33 del 2003 – ha precisato Buccino – riguardava solo la formazione, oggi si parla di apprendimento, termine che comprende oltre alla formazione, l’istruzione, il lavoro, la quiescenza. In altri termini, un apprendimento ad ampio spettro che attiene all’intero ciclo della vita. La formazione continua – ha aggiunto – concerne, in particolare, le persone che esercitano un’attività lavorativa e viene erogata in maniera più celere, attraverso l’utilizzo dello sportello a richiesta che garantisce la formazione quasi in tempo reale (circa 60 giorni) rispetto alla domanda di formazione da parte dell’azienda. Il disegno di legge, quindi, rafforza di molto il concetto di formazione continua, valorizzandone l’aspetto altamente innovativo dell’ottimizzazione dei tempi favorita dallo sportello a modalità di flusso”.
Maria Rosaria Sabia, dirigente dell’ufficio Lavoro del dipartimento si è soffermata sugli articoli 10 e 11 del disegno di legge che concernono, rispettivamente, i ‘Servizi di politica attiva rivolti all’accesso all’occupazione, alla creazione di impresa ed alla mobilità professionale’ e i ‘Tirocini formativi finalizzati all’orientamento ed all’inserimento lavorativo’. “ I tirocini formativi volti all’inserimento lavorativo – ha detto Sabia – sono indirizzati a coloro i quali hanno assolto l’obbligo di istruzione. Per tirocinio si intende qualsiasi esperienza di formazione in contesto lavorativo svolta presso datori di lavoro pubblici o privati che non si configura come rapporto di lavoro. I tirocini si distinguono in curriculari, cioè esperienze previste all’interno di percorsi formali di istruzione o formazione ed extra-curriculari, vale a dire esperienze di formazione in situazioni di lavoro finalizzate all’orientamento delle scelte occupazionali ed all’inserimento o reinserimento lavorativo, anche specificamente a favore dei disabili per i quali – ha sottolineato Sabia – andava prestata maggiore attenzione, così come per gli immigrati”. Nell’auspicare “una nuova norma che ponga limiti e vincoli più precisi in materia di tirocini che, comunque, sono ora caratterizzati da una valorizzazione ex ante ed ex post” la dirigente ritiene “opportuna una rivisitazione in Giunta del ddl per inserire ulteriori punti qualificanti, rendendo il provvedimento più organico”.
Per il direttore dell’Apofil, Giuseppe Romaniello, “ è opportuna una doppia riflessione, di tipo strategico e, al tempo stesso, operativo. La norma – ha detto – appare di estrema modernità con il tema forte costituito dalla centralità della persona. Il rilievo dato alle transizioni attive diviene fondamentale in una ottica generale di qualità e connessione tra le varie fasi della vita con la valorizzazione e promozione dei sistemi di presa in carico della persona. La formazione assume i connotati di azione coerente per l’inclusione attiva delle tante platee esistenti, dando la giusta fiducia alle persone che hanno la piena consapevolezza di cercare soluzioni di vita. Finora – ha continuato Romaniello – l’approccio per transizioni separate aveva impedito il giusto raccordo tra le azioni proprie della integrazione tra i passaggi scuola – lavoro – quiescenza e diviene imprescindibile l’analisi appropriata dei fabbisogni, analisi che si ottiene aggregando i sistemi, per giungere ad un sistema plurale che interroga chi ha bisogno”.
Gigi Benevento, direttore di Ageforma, ha introdotto l’articolo 26 del disegno di legge “Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni nella vita attiva” soffermandosi, in particolare, sul comma 1 e sullo status giuridico dei dipendenti dell’agenzia, oggi tutti in ruolo sovra – numerario. “L’approccio pragmatico – ha sostenuto Benevento – è l’unico in grado di dare l’equa rilevanza al problema dell’analisi del fabbisogno che resta, anche con la nuova norma, del tutto carente. Non essendo in presenza di un sistema stabilizzato diventa oltremodo difficile incrociare domanda ed offerta di lavoro. Una analisi strutturata del fabbisogno per divenire davvero costruttivi ed evitare che i bandi, sin qui concepiti per assi, vadano deserti, vedi quelli relativi alla formazione continua ed al capitale umano. Una tempistica ottimale è, poi, fattore essenziale per un piano formativo più legato al lavoro e meno alle esigenze politiche. La formazione – ha rimarcato il Direttore – crea occupabilità non occupazione ed è indispensabile che il tessuto sociale sia in grado di recepirla. La governance – ha concluso Benevento – resta un capitolo a se stante ed occorre una grande elaborazione concettuale ed operativa per porla in essere, seguendo i nuovi obiettivi e la nuova concezione dell’apprendimento”.
Hanno preso parte ai lavori della Commissione, oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Cifarelli, Polese e Spada (Pd), Galante (Ri), Mollica (Udc), Romaniello (Sel), Pace (Gm), Pietrantuono (Psi), Rosa (Lb-Fdi), Leggieri (M5s), Benedetto (Cd), Napoli (Fi).